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foto di repertorio

CASTEL CAMPAGNANO – “Rapitori” di bambini alla fermata dello scuolabus, pericolo vero o allarme ingiustificato? L’allerta del sindaco ai vigili i urbani

CASTEL CAMPAGNANO – “Rapitori” di bambini alla fermata dello scuolabus, la notizia ha sconvolto la piccola comunità di Castel Campagnano, i paesi vicini e tutto l’Alto Casertano. Ma i dubbi sono tantissimi. L’interrogativo principale è: si tratta di pericolo vero, oppure di un allarme ingiustificato, magari amplificato dalla notizia che volando di bocca in bocca è cresciuta a dismisura. Per ora c’è la certezza data dai genitori dei bambini che hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Caiazzo, competenti per territorio.
Tutto parte ieri mattina quando due bambini (uno di sei anni e l’altro di undici) vengono lasciati dalla madre alla fermata dello scuolabus. Poco prima dell’arrivo del mezzo che ogni mattina conduce a scuola tanti bimbi della zona, arriva una vettura con due uomini a bordo. L’auto supera di qualche metro i due fanciulli, poi frena e fa retromarcia. Secondo il racconto dei bambini uno degli occupanti avrebbe offerto loro un passaggio affermando che lo scuolabus non sarebbe arrivato per un guasto. I due bimbi tentennano. Una indecisione che si sarebbe rilevata provvidenziale tanto che un attimo dopo sarebbe spuntato lo scuolabus. Mentre la vettura si allontana, i due bimbi salgono a bordo del pulmino e raggiungono la scuola. Poco dopo, in classe, il bimbo di undici anni, probabilmente realizzato lo scampato pericolo,  avrebbe  cominciato a piangere. Poi l’arrivo dei genitori e la successiva denuncia ai carabinieri.
Il sindaco di Castel Campagnano – Giuseppe Di Sorbo – avrebbe anche dato disposizioni (verbali) ai prori vigili urbani per la massima attenzione nei pressi delle scuole del paese. In ogni caso i dubbi sull’episodio sono diversi; in particolare non si spiegherebbe tanta “gentilezza” da parte dei due presunti rapitori. Non sarebbe stato più facile scendere dall’auto e spingere i due bimbi nella vettura e scappare, invece di intavolare una “trattativa” con i piccoli?

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