TORA E PICCILLI – Il Prefetto di Caserta scrive al sindaco di Tora e Piccilli una brevissima comunicazione: “consiglio comunale del prossimo 4 e 5 novembre per l’approvazione del bilancio di previsione 2016. Si prega di trasmettere il resoconto dell’assemblea”.
E’ più o meno questo (parola più, parola meno) il contenuto della brevissima comunicazione giunta in municipio di Tora e Piccilli. In sostanza, dopo la nota con cui i consiglieri comunali di minoranza inoltrano allo stesso Prefetto la sentenza del Tar che annulla il bilancio di previsione 2016, e dopo al comunicazione della maggioranza che annuncia un consiglio comunale “riparatore” (almeno nelle intenzioni) per il prossimo novembre, la Prefettura avrebbe già avviato l’istruttoria sul caso.
Nell’ambito di questa istruttoria il Prefetto vuole acquisire tutti gli atti inerenti la vicenda. In uno Stato di diritto certo, non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che la procedura dovrebbe concludersi con lo scioglimento del consiglio comunale di Tora e Piccilli e l’arrivo del commissario prefettizio.
Però non c’è da trascurare che siamo in una Nazione “fantasiosa” dove il diritto appare sempre più “interpretativo”. Quindi i tifosi dell’attuale maggioranza nutrono qualche speranza che il Prefetto, alla fine, possa dare a Valentino una “terza possibilità”. Proprio questo spera il sindaco del piccolo comune del vulcano di Roccamonfina, che dopo la comunicazione del Prefetto, avrebbe già brindato allo scampato pericolo.
A dire il vero il fatto che la Prefettura chieda la trasmissione degli atti del consiglio potrebbe essere la spia contraria a certe “aspettative”. Infatti, in condizioni normali alla Prefettura si trasmettono solo le convocazioni dei consigli comunali, non gli atti deliberati. E questo potrebbe essere un elemento di riflessione per i consiglieri che andranno a votare il prossimo 4 e 5 novembre. Dovrebbero infatti riflettere sulla ipotesi che il consiglio comunale stia adottando atti senza averne più il potere. Cioè il consiglio starebbe per assumere decisioni in carenza di potere e di attribuzione. Questo in considerazine del fatto che sono scaduti sia i termini fissati per legge per approvare il bilancio, sia la proroga che a suo tempo fu concessa dal Prefetto. Quindi, se non sarà sciolta l’amministrazione di Tora E Piccilli, allora vorrebbe dire che da domani ogni comune potrà approvare il bilancio quando meglio ritiene, se ritiene.
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