PIEDIMONTE MATESE – Due scuole materne di Piedimonte Matese chiuse per inagibilità. Si tratta della materna ‘Principe Umberto’ chiusa completamente, e della ‘Giovanni XXIII’ solo parzialmente, nello specifico l’ala destinata ai servizi igienici al primo piano. La decisione è stata presa dai dirigenti scolastici a seguito di un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco questa mattina e richiesto proprio dagli stessi dirigenti nei giorni scorsi. Tutto si innesta nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sfociata nei giorni scorsi in un controllo meticoloso effettuato in tutte le scuole del Matese da tecnici e militari dell’Arma dei carabinieri. La Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, infatti, vuole la certificazione sull’agibilità di tutte le scuole – di ogni ordine e grado – dell’intera provincia di Caserta. Ha incaricato i carabinieri, coadiuvati da tecnici specializzati, di effettuare sopralluoghi in ogni plesso. Sarà poi la relazione tecnica, inviata alla stessa Procura, a certificare l’idoneità delle strutture. Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia del Matese, guidati dal maggiore Falso, hanno eseguito il sopralluogo in alcune scuole del paese. Precedentemente la stessa cosa era avvenuta in altre strutture. E si continuerà in tale direzione fino alla copertura totale degli edifici in tutti i Comuni di competenza della compagnia carabinieri del Matese. Chiaramente questo sta avvenendo in ogni singolo comune della provincia di Caserta. Questa mattina è arrivato da parte due dirigenti scolastici il primo provvedimento di chiusura.
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E perchè la G.G. D’Amore no? Eppure ci pericolo dappertutto e chiunque ha lì i figli a scuola lo sa benissimo. Puntellamenti marci, conifere che potrebbero abbattersi sull’edificio e pigne che potrebbero sfondare la testa a qualcuno e chi più ne ha più ne metta. Ma devono sperare che non succeda mai niente di grave a qualcuno, ad un bambino specialmente. Sennò saranno c…..i amari, a cominciare dai dirigenti comunali preposti, che non se ne sono ai fregati ———————–