ALIFE – La morte di un giovane cacciatore, ucciso ieri da una fucilata in pieno volto, è una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di Alife e del Matese. All’interno della stessa tragedia si innesta un particolare commovente che vede quattro cani da caccia, protagonisti assoluti. Giuseppe Simonelli, 20 anni, era uscito di casa in mattinata, con lui aveva portato quattro cani, normalmente utilizzati nelle battute. Dopo il drammatico incidente che ha determinato la morte di Giuseppe, i suo cani si sono riuniti intorno al suo corpo, probabilmente, per proteggerlo. Inoltre con il latrare e l’abbaiare hanno permesso a Filippo, padre della vittima, di individuare subito il punto – in fondo ad un precipizio all’interno dei boschi del Matese – in cui era finito il figlio. Ma i quattro cani di Giuseppe hanno anche fatto la guardia al corpo del loro padrone, ormai privo di vita. Infatti – raccontano alcune persone presenti ai fatti – i cani impedivano a chiunque di avvicinarsi a Giuseppe. Sarebbe stato il padre della vittima a prelevare, successivamente, i segugi per condurli a casa.
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