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Fiore Renzo D'Onofrio

CELLOLE – Aumento delle indennità e parenti di dipendenti nella commissione sismica, Consiglio al vetriolo

CELLOLE (Matilde Crolla) – Un consiglio comunale al vetriolo quello che si è tenuto questa sera nella sala consiliare ‘Lorenzo Montecuollo’ a Cellole. Un’assise dai toni bassi ma dai contenuti forti. Nonostante l’assenza del capogruppo di opposizione, Guido Di Leone, i consiglieri del ‘Comitato civico cellolese’, Fiore Renzo D’Onofrio, Rossella Cappabianca ed Armando Calenzo hanno dato filo da torcere agli amministratori. Il civico consesso, infatti, è stato incentrato soprattutto sull’interrogazione consiliare presentata nel mese di agosto dal gruppo di minoranza. Tre quesiti, uno più importante ed interessante dell’altro, cui il sindaco, Angelo Barretta, e gli assessori hanno dovuto dare risposta.

VIDEOSORVEGLIANZA

Il primo argomento dell’interrogazione consiliare, presentata dal ‘Comitato civico cellolese’, è stato quello inerente la videosorveglianza. L’opposizione, infatti, nell’interrogazione consiliare protocollata lo scorso 10 agosto, chiedeva, alla luce dei furti nelle abitazioni registratisi in questo periodo e delle istanze dei cittadini, in particolar modo dei residenti stagionali di Baia Domizia, se esiste un regolamento per la videosorveglianza ed in particolare chi si occupa della gestione dell’intero impianto presente sul territorio comunale. L’interrogazione arriva anche a seguito della constatazione del capogruppo Di Leone della cattiva o quasi inesistente registrazione delle stesse videocamere. E’ stato il sindaco Barretta ad intervenire a tal proposito spiegando che: “Il sistema di videosorveglianza non è del tutto funzionante. Abbiamo constatato, inoltre, che agli atti ci sono diverse richieste scritte presentate dal comandante ormai in pensione del comando vigili urbani alla passata amministrazione in cui veniva richiesta una delibera di giunta per l’assegnazione della gestione dell’impianto. Ma rispetto a tali richieste non c’è stato mai alcun riscontro positivo”. Barretta ha inoltre anche annunciato la “volontà dell’amministrazione comunale di adottare una regolamentazione per l’impianto ed ampliare l’intero sistema. Non appena le rotatorie saranno realizzate- ha continuato la fascia tricolore-, ossia per la fine dell’anno, le videocamere saranno installate anche nei pressi delle stesse. Dunque, all’ingresso di Baia Domizia e di Baia Felice. Ma è nostra intenzione metterle anche all’ingresso della zona del Pantano. Potenzieremo, infine, quelle presenti a Cellole centro”, ha concluso il sindaco. A tal proposito ha preso la parola il consigliere Rossella Cappabianca che ha accolto positivamente la proposta del sindaco e ha inoltre aggiunto: “L’impianto di videosorveglianza non è regolamentato e non c’è di fatto nessuna società che lo gestisce, come afferma il sindaco. Ma mi chiedo come mai siano presenti in Comune 54mila euro di fatture indirizzate alla NGF. Come mai allora non si sono mai occupati della manutenzione?- incalza Cappabianca-. Facciamo appello al sindaco di verificare la corretta gestione dell’impianto e soprattutto gli impegni assunti dalla società”, conclude Cappabianca.

COLONIA ESTIVA

Il secondo argomento oggetto dell’interrogazione consiliare è stato quello della colonia estiva. A tal proposito ha relazionato l’assessore alle Politiche sociali, Antonietta Marchegiano (nella foto in basso). “Siccome l’attività diurna del Centro Insieme chiudeva i battenti in vista della stagione estiva, trovandoci in una situazione di emergenza per una questione tempistica, abbiamo accettato l’offerta del gestore dello stabilimento balneare ‘Il Tulipano’. Sulla base dell’esperienza degli anni passati sapevamo che si trattava di una garanzia. Lo abbiamo comunicato a tutti i genitori dei ragazzi diversamente abili. Abbiamo inoltre chiesto alla cooperativa Nestore di prorogare la colonia estiva fino alla fine di luglio. Con un manifesto pubblico abbiamo informato tutti gli interessati”, ha spiegato Marchegiano. A tal proposito ha incalzato Cappabianca: “Secondo quali modalità è stata valutata la congruità dell’offerta? L’affidamento dei contratti pubblici avviene nel rispetto delle regole secondo cui devono esserci almeno cinque concorrenti. Questo non è accaduto. Per quanto riguarda l’informazione, fatta eccezione del manifesto non c’è stata alcuna pubblicazione ufficiale sull’albo pretorio. Di conseguenza- spiega Cappabianca- non tutti hanno avuto la possibilità di partecipare come accadeva lo scorso anno. Infatti, questa volta hanno partecipato solo coloro che fanno parte del Progetto Insieme e non anche altri utenti come accadeva in passato. Possiamo comprendere la criticità del momento legata all’emergenza, ma questo non significa che si debba discriminare una parte dell’utenza. I provvedimenti non devono andare a danno di chi usufruisce dei servizi. Invito pertanto l’Ente a seguire la normativa”. Marchegiano dal suo canto ha replicato che “la normativa è stata seguita. Se sono stati commessi dei piccoli errori tutto può essere migliorato. Penso che vedere la soddisfazione negli occhi di chi ha usufruito del servizio sia la cosa più importante”.

VARIAZIONE DI BILANCIO

Un altro argomento molto importante discusso in Consiglio è stato quello della variazione di bilancio sulla quale ha relazionato il dirigente dell’Area Finanziaria, Franco Sorgente. Ma il consigliere Armando Calenzo ha voluto entrare nel merito delle variazioni chiedendo all’amministrazione maggiore trasparenza. “Vorremmo conoscere per quale motivo ci sono state le variazioni e trasferite delle somme da un capitolo all’altro. Ad esempio le indennità al sindaco e agli assessori. Il sindaco ha affermato che c’è stato un decremento del 10% ed un ulteriore decremento del 10% su quelle del sindaco stesso- ha affermato Calenzo-. Ma vorremmo capire allora per quale motivo sono stati aggiunti ulteriori 25mila euro alle stesse indennità rispetto a quelle passate. O le indennità stesse sono aumentate e questo allora si deve dire. Oppure sono state diminuite allora avremmo un disavanzo di bilancio e non una variazione. C’è qualcosa che non va in sede di previsione- ha spiegato ancora Armando Calenzo-Ad esempio per le spese dello sportello Informagiovani. Per quale motivo prima si stanziano 2mila euro e poi si decide di aggiungere altri 6mila euro di spese finali. Oppure per quale motivo per l’archiviazione sono stati aggiunti altri soldi?”. Il sindaco Barretta è intervenuto rispondendo a Calenzo: “Le somme prelevate dal fondo di riserva non sono state spese ma sono state solamente messe a disposizione dell’Ente. Il Comune lo abbiamo ereditato è in deficit strutturale. Manca il personale per garantire il normale svolgimento del lavoro degli uffici. Abbiamo il dovere di recuperare somme e di avviare dei progetti che possano consentirci a costo zero di sopperire alle carenze degli uffici. Andremo incontro ad altre quiescenze e non possiamo restare senza dipendenti. E’ nostra intenzione dare vita ad un gruppo di lavoro che prenderà la percentuale rispetto a quanto andrà a recuperare. Ma di questo ne parleremo il prossimo 26 settembre”.

COMMISSIONE SISMICA

Il gruppo ‘Comitato civico cellolese’ ha chiesto spiegazione anche rispetto alle nomine dei componenti della commissione sismica. L’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Iovino, ha spiegato che: “Le commissioni sono regolate da leggi regionali e sono nominate dal sindaco che deve reclutare tre professionisti ‘anziani’ ed uno ‘giovane’. I nomi scelti sono stati: Pietro D’Orazio, Mattia Sorgente, Giuseppe Verrengia (preso dalla short list) e Emanuele D’Avino (anche lui facente parte della short list). Inoltre non abbiamo riscontrato alcuna incompatibilità”. A tal proposito è intervenuto Fiore Renzo D’Onofrio che ha spiegato: “Ho letto l’avviso pubblico e già questo presenta delle carenze che inficiano la sua efficacia. Mancano, infatti, i criteri di regolamentazione della scelta dei professionisti. L’avviso avrebbe dovuto chiarire la metodologia di gara. Inoltre- afferma D’Onofrio-, all’avviso pubblico hanno risposto 163 professionisti tra ingegneri, architetti, geologi. Qualcuno avrebbe dovuto visionare tutti i curricula. Chi lo ha fatto? E che criteri sono stati adottati? Perché non si è pensato neppure a nominare un geologo alla luce dei fatti accaduti ad Amatrice? Inoltre non si può fare a meno di riscontrare dei legami di parentela all’interno della commissione con qualche dipendente comunale”. E poi incalza D’Onofrio con una metafora copernicana. “A Cellole non deve ruotare tutto intorno ad una famiglia e non mi riferisco solo all’area tecnica”, conclude. A questo punto è intervenuto il sindaco che ha affermato: “La short list è già una rivoluzione. La commissione sismica, inoltre, non lavora per prevenire i terremoti ma per il dopo. Dunque, la presenza di un geologo non era fondamentale. Tra l’altro, la scelta dei professionisti la fa il sindaco come la legge vuole. Non c’è inoltre alcuna incompatibilità. E se proprio volessimo riscontrarla allora la troveremo anche nel vostro capogruppo e un dipendente comunale. Se c’è una famiglia che ha prodotto disastri non è certo quella a cui fa riferimento lei”, conclude a muso duro il sindaco. Sull’argomento della ratifica della variazione di bilancio i consiglieri di minoranza hanno espresso voto contrario, a differenza della maggioranza. Su tale argomento il consigliere del ‘Comitato civico cellolese’, Armando Calenzo ha voluto poi aggiungere: “Le cause delle variazioni non le conosciamo. Le indennità degli amministratori e la riduzione del 10% sono stabilite dalla legge. Per quanto riguarda le due borse di studio cui il sindaco destinerà due delle sue mensilità sono iniziative lodevoli. Ma ritengo sempre che i 25mila euro aggiuntivi alle indennità vadano motivati, visto che sono aggiuntivi rispetto alle indennità degli amministratori passati. Voi avete ridotto le indennità rispetto al massimo consentito dalla legge- infierisce Calenzo-, ma non rispetto al passato. Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza- ha continuato Calenzo-. Dobbiamo sapere quando si scrive “nuove esigenze verificatesi” a che cosa ci si riferisce”. A questo punto anche i toni del primo cittadino si sono fatti più forti. “Non abbiamo mai parlato della passata amministrazione. Io ho applicato la legge- ha affermato Barretta-. Lei vuole evidenziare che noi abbiamo aumentato le spese di uscita del Comune rispetto alla passata amministrazione per le indennità. Ma vorrei ricordare che nessun amministratore ha rinunciato in passato al 50% previsto dalle legge per un lavoro autonomo. Quei sindaci del passato hanno avuto un abbattimento del 50% delle indennità perché percepivano già un loro stipendio e non perché hanno rinunciato di loro spontanea volontà”.

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