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Marzano Appio – Festa padronale sospesa per il lutto nazionale, il Vescovo loda Marzano

Marzano Appio (Nicolina Moretta) –  Oggi riprendono i festeggiamenti per il Santo Patrono di Marzano Appio, Sant’Antonio da Padova. Ieri, in concomitanza della giornata di lutto Nazionale per le vittime del sisma del Centro Italia, la festa era stata sospesa. L’iniziativa in tal senso è stata presa da don Antonino de Trucco, parroco del paese, subito condivisa dal sindaco, Eugenio Ferrucci che ha emesso una ordinanza che ha sospeso per un giorno tutti i festeggiamenti, comprese l’attività delle giostre venute per allietare le ore dei giovani. Questa mattina il Vescovo, Monsignor Arturo Aiello, durante l’omelia ha lodato il gesto compiuto dalla comunità marzanese. Il Vescovo Aiello è giunto solo in chiesa, prima degli altri fedeli, e si è posto umilmente in preghiera, di fronte alla statua del Patrono, vi è rimasto una decina di minuti, proprio come avrebbe potuto fare uno di noi. Durante la Santa Messa ha preso ispirazione dal Vangelo secondo Luca e così si è rivolto ai fedeli:”A sentire il Vangelo di oggi sembra che Gesù si fa Maestro di buone maniere, ma capite bene che quella che è la linea di apparire a Dio non interessa. E anche di fronte a questa tragedia del terremoto, Dio tace. E’ importante che copiamo dal Vangelo di oggi lo stile di Dio che silenzioso. Egli si presenta in una maniera umile e unica: nascendo per strada. E’ un dimenticato cittadino dell’Impero Romano, di una regione lontanissima da Roma. E noi come ci comportiamo? Noi abbiamo desiderio di apparire. Cos’è facebook, se non un grande palcoscenico? Dove ciascuno di noi si ritiene un lettore e uno scrittore attento, come un protagonista. I genitori dovrebbero preoccuparsi di più di questo mondo virtuale, dove sentirsi al centro di questo palcoscenico genera perdenti. Nel Vangelo di oggi Dio non s’impone, è umilissimo e ne viene anche un imperativo per noi: vivere anche noi defilati e vivere bene, operare il bene e non per averne del bene. Il Vescovo vi loda per il gesto che avete fatto ieri, mentre la gente muore e le case sono distrutte. Questa è la gratuità dell’atto dell’amore e gli stessi valori che Sant’Antonio ha vissuto. Esco da questa celebrazione con due parole: umiltà e gratuità, che non sono un codice morale, ma un presupposto di felicità”. Così ha concluso il Vescovo Aiello, mentre i festeggiamenti per la festa di Sant’Antonio continuano. Questa sera alle 19.00 la processione e verso le 20 e 30 l’incendio piromusicale del Campanile della chiesa San Sebastiano. I festeggiamenti si protrarranno fino alla serata di martedì.
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