Ultim'ora
immagine di repertorio

SESSA AURUNCA – Terremoto, da Sessa aiuti alle popolazioni in difficoltà

SESSA AURUNCA (di Tommasina Cassale) – Da Sessa aiuti per le popolazioni terremotate Protezione civile pronta a partire per l’aretino nel caso ci fosse necessità, intanto a Santa Maria a Valogno e a San Carlo si raccolgono fondi da inviare ai terremotati. A poche ore dal sisma dell’aretino il primo cittadino Silvio Sasso si è subito attivato per inviare la protezione civile sessana nelle zone del sisma ma al momento la gara di solidarietà che è arrivata da tutta la nazione non rende necessario l’intervento dei volontari sessani. Intanto questa sera alla serata conclusiva dell’estate Valognese, nella frazione di Santa Maria a Valogno verranno raccolti fondi da inviare alle popolazione che hanno subito questo dramma. Il presidente della pro loco locale, Vincenzo Ficociello ringrazia anticipatamente tutti coloro che vorranno intervenire questa sera nella frazione e contribuire a raccogliere i fondi. Domani sera sarà la volta di San Carlo. Anche qui il ricavato della serata dedicata alla macchina del tempo, sarà inviato alle popolazioni terremotate. La fascia tricolore si complimenta con gli organizzatori delle manifestazioni che dimostrano il grande cuore del popolo sessano. I primi aiuti sono venuti dalla confraternita SS crocifisso che ha inviato appena poche ore dopo il terremoto viveri di prima necessità. La protezione civile nazionale però, al momento ha sospeso qualsiasi raccolta di materiale. Lo comunica attraverso un nota stampa dove evidenzia: “Il Dipartimento di Protezione Civile ha dato indicazioni di non procedere (ora) con alcun tipo di raccolta materiale, viveri e indumenti fino a diverso ordine. E’ comprensibile la solidarietà dei cittadini, ma il materiale che raggiunge le tendopoli deve avere la tracciabilità altrimenti non verrà utilizzato e rischia di finire in discarica o a chi potrebbe lucrarci. Attualmente, tra l’altro, eventuali carichi di materiale fatti scendere nei luoghi colpiti in maniera autonoma e senza alcun coordinamento rischiano di intralciare i soccorsi e l’assistenza primaria nei campi di accoglienza che, per i primi giorni e settimane, sono ancora in divenire. Creare ulteriore caos ora non serve alla causa. Il Dipartimento e le strutture sul campo hanno tutto il necessario per assistere gli sfollati per le prime settimane. In seguito, eventuali raccolte di materiali saranno comunicate da canali ufficiali e si raccomanda sempre di affidarsi ad associazioni conosciute o istituzioni. Attenzione perchè stanno già girando appelli di fantomatici gruppi o non meglio precisate associazioni che non si fanno scrupolo a cavalcare l’emergenza e la sensibilità delle persone che in questo momento vorrebbero rendersi utili in qualche modo!”