Marzano Appio (Nicolina Moretta) – Le foto concettuali del professore Adolfo Panarello e Stefano Morbelli sono astrazioni della realtà. Scatti che parlano all’animo e che trasmettono emozioni. Ancora oggi si fa in tempo a vedere questa mostra inusitata e speciale, nella Sala San Sebastiano adiacente all’omonima chiesa di Marzano Appio. Guidano le parole di Panarello e Mordelli nella comprensione delle foto. Gli autori accompagnano i visitatori in un percorso spirituale, nel tempo e nelle sensazioni. Il professore Panarello così esprime il suo pensiero:” Siamo nell’epoca della comunicazione, attratti da ciò che si vede: il bello inteso come cosa bella da vedere. Noi abbiamo inteso fotografare non quello che si vede, ma ciò che si sente. Abbiamo bisogno di una nicchia per poterci nutrire di un sogno. Cerchiamo semplicemente di comunicare delle sensazioni e in parte ci siamo riusciti, abbiamo fatto amicizia io e Stefano che è di Piacenza, mentre io sono di Vairano Patenora. Siamo qua non per vendere né per fare politica, ma per trasmettere sensazioni. E’ ora Morbelli a prendere la parola:” Le nostre fotografie vogliono suggerire e non spiegare, tentare di risvegliare le parti che sistematicamente vengono cancellate dal vortice della vita”. Le foto di Stefano ritraggono anche ex manicomi o case per anziani dismessi da tempo. Egli dice che in quegli ambienti non fotografava subito, prima ne respirava le sensazioni e così la foto di una veccia sedia rovesciata a terra, sul pavimento di una casa di cura psichiatrica, diviene sinonimo di “Libertà” e dà il titolo all’opera fotografica. Ma le sorprese non finiscono qui. Stefano scatta ai visitatori delle foto creative che dopo invierà loro via e- mail.
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