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VAIRANO PATENORA – Puc e caso Tuttosport, Moreno al PD e al gruppo Torre: fareste meglio a tacere

VAIRANO PATENORA (c.s.) – “Mi corre l’obbligo – precisa l’avvocato Raffaele Moreno – fare alcune puntualizzazioni in ordine, anzitutto, al comunicato del fantomatico “Circolo del PD di Vairano” che fa un improprio ed inopportuno riferimento a vicende giudiziarie che curo in prima persona e di cui certamente l’estensore non conosce gli atti, per cui parla senza nessuna cognizione di causa, ed all’incipit di una replica del gruppo consiliare Torre che “concorda e condivide il giudizio e la presa di distanza verso chi utilizza un linguaggio di odio personale pensando che la politica coincida con i propri interessi” con un chiaro riferimento alla mia persona.
Premesso che chi mi contesta un infondato linguaggio di odio personale – continua Moreno – dovrebbe solo tacere avendo fatto dell’odio verbale e della violenza anche fisica il filo conduttore delle proprie battaglie politiche da molti anni a questa parte, vorrei dire una volta per tutte a questi signori che le mie battaglie non hanno nulla di personale e di odioso, ma unicamente un fine di giustizia e di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Ho presentato esposti-denuncia contro il Sindaco Cantelmo e ad altri amministratori e funzionari dell’Ente dal tenore molto grave che hanno non solo risvolti giudiziari ma anche valenza politica che qualsivoglia opposizione consiliare avrebbe cavalcato e fatto propri. Invece sulle mie accuse è calato un silenzio imbarazzante e sospettoso giustificato da un presunto fatto personale che non vedo proprio da cosa possa derivare.
E’ vero mia moglie aveva chiesto nel 2012 un permesso di costruire per beneficiare del piano-casa e il tecnico comunale frappose sistematicamente ostacoli asserendo essere necessario un preventivo parere della commissione edilizia integrata che non aveva nessuna competenza in merito, per cui, ad una mia istanza di accesso ad altre pratiche edilizie, venne fuori, tra altri scempi, che i manufatti realizzati sulla Panoramica da una cognata del sindaco e dalla responsabile Suap Giuseppina Ponte avrebbero dovuto essere niente meno che depositi di attrezzi agricoli e come tali risultano accatastati, mentre si tratta come ognuno può vedere di civili abitazioni. Ebbi modo di far emergere numerosi altri illeciti relativamente a queste due pratiche edilizie (falsi materiali e ideologici, perizie e progetti truccati, asseveramenti non corrispondenti al vero, concessioni edilizie scadute) e chiesi l’annullamento dei relativi titoli edilizi.
A questa mia richiesta il Sindaco Cantelmo ed il Segretario comunale mi convocarono nell’ufficio del primo cittadino e in quella sede mi fecero capire, in buona sostanza, che se avessi ritirato le mie denunce mi sarebbe stato rilasciato il permesso di costruire per l’abitazione di mia moglie. Non accettai il ricatto rispondendo che se il permesso mi spettava perché avevo i requisiti di legge bene, altrimenti lo avrei rifiutato.
Dopo questo mio rifiuto di ritirare le denunce, la mia richiesta del piano-casa mi fu puntualmente rigettata dal tecnico comunale, per cui feci ricorso al Tar e da allora si è imbastita questa leggenda metropolitana che ha fatto comodo a Cantelmo, per cui le mie azioni sarebbero dovute ad un odio personale, mentre tutti coloro che mi conoscono sanno che avrei denunciato gli illeciti anche senza questo illegittimo rifiuto. Vorrei, quindi, precisare che Bartolomeo Cantelmo come persona non mi ha fatto nulla e non ho alcun motivo di risentimento nei suoi confronti. Come Sindaco di Vairano peggio non poteva rivelarsi e l’ho dimostrato con fatti e documenti alla mano. Quindi dove sta il fatto personale?
Ma ammesso e non concesso le mie denunce derivassero dal mancato rilascio del permesso di costruire e, quindi, da un risentimento personale, qual è l’incidenza di esso sui fatti da me denunciati? Che forse il Sindaco Cantelmo l’avrebbe fatta franca se non avessi fatto emergere tanti fatti illeciti ed invece gli è andata a sfallo? Perché il fatto o c’è o non c’è, al di là di una presunta questione personale. Ma poi se avessi dato peso al fatto personale e non ad una questione di legalità, avrei accettato il ricatto, avrei ritirato le denunce e mi sarei preso il permesso di costruire e la questione si sarebbe chiusa lì, risparmiandomi anche il dover seguire le situazioni che ne sono poi scaturite. Quindi, è da stupidi insistere sul “fatto personale” perché il Sindaco Cantelmo il permesso di costruire me lo aveva offerto anche se come merce di scambio, ma comunque me lo aveva offerto ed io non ho accettato, per cui nessun fatto personale e nessun risentimento.
Quindi, egregi signori del Gruppo Torre, non continuate con la sciocchezza dell’odio e del fatto personale per dare a voi stessi una giustificazione della vostra mancata opposizione in questi cinque anni.
Anzitutto, perché non siete voi a stabilire o a dare imprimatur politici o personali a questioni sollevate da un qualsiasi cittadino, anzi, a voi come opposizione spetterebbe di andare all’attacco su denunce di rilevanza generale fondate e vere.
E, poi, in disparte che siete sempre stati maestri di linguaggio di odio e di violenza verbale ed anche fisica (e questo lo sanno tutti a Vairano Patenora), vorrei chiedervi: perché le questioni che ho sollevato io su fatti tanto gravi, come una lottizzazione abusiva che vede coinvolto il Sindaco Cantelmo in prima persona quale proprietario lottizzante, viene qualificato da voi come fatto personale non meritevole di alcun rilievo, mentre la mancata trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato a Diego Caputo da voi bloccato è un fatto politico e di legalità e non è una questione personale? Mi chiedo: ma chi vi ha conferito questa autorità di stabilire ciò che è politico e ciò che non lo è? Senza dire del vostro silenzio e doppiopesismo sulla dirigenza a Di Nocera, sulla presenza abusiva di quest’ultimo in sedi giudiziarie, e sul conseguente spreco di denaro pubblico oltre che sulla palese violazione di legge. Non trovate che sia a dir poco ambigua e senza nessuna coerenza politica la vostra condotta? O credete che la gente sia tanto stupida da non aver capito da cosa dipendono tutti i vostri silenzi da finta opposizione sull’operato dell’amministrazione?
Venendo ora al comunicato di questo fantomatico “Circolo del PD di Vairano” che, in uno strenuo tentativo di sostenere e difendere l’operato dell’amministrazione Cantelmo, muovendo dall’incipit di “comprendere lo stato di disagio di tante famiglie e la rabbia diffusa che la crisi sociale ed economica ha creato anche a Vairano” si pone all’improvviso sulla difensiva asserendo di non lasciarsi “intimidire da campagne diffamatorie che hanno il solo scopo di alimentare paure tra i cittadini attraverso ingiurie ed illazioni”.
E da qui passa allo scaricabarile sulla situazione debitoria dell’Ente che sarebbe – a dire di questo fantomatico circolo – eredità di precedenti governi cittadini e che peserebbe e vincolerebbe tuttora l’odierna attività amministrativa, avendo così il barbaro coraggio, a distanza di cinque anni di (dis)amministrazione, di riversare le colpe, le inettitudini e le incapacità di un’amministrazione (Cantelmo) fallimentare sulle precedenti.
Ah se potesse parlare qualche funzionario e svelare le vostre menzogne, le vostre magagne, i vostri giochi di prestigio nella redazione del bilancio ed il vostro continuo ricorrere ad anticipazioni di cassa presso la Banca di Ancona per coprire spese e stipendi da capogiro, il che comporta pagamento di interessi su interessi tutto a carico di quelle famiglie che spremete con le vostre tasse, anche con i vostri incarichi ad agenti esattori esterni, come la PubbliAlifana, quelle stesse famiglie di cui il redattore del comunicato dice di comprendere il disagio ma che poi l’amministrazione Cantelmo non si fa ritegno e scrupolo di caricare di ulteriori tributi ed imposte, dalle acque reflue all’IMU e ad ogni altro tipo di balzello imponibile.

ELOGIO DEL PUC
L’estensore del comunicato passa, poi, a tessere le lodi del PUC recentemente adottato parlando di prospettiva concreta di rilancio e sviluppo delle attività commerciali e produttive di Vairano avendo anche l’ardire di fare riferimento al termine trasparenza nelle procedure amministrative e urbanistiche; trasparenza che è lontana anni luce dall’operato di questa amministrazione. Questo PUC, allo stato solo adottato e non ancora entrato in vigore – contrariamente a quanto asserisce il redattore del comunicato che, probabilmente, non ha cognizione alcuna dell’iter procedurale che dovrebbe portare all’approvazione definitiva del piano – e che certamente dovrà passare al vaglio del TAR per gli innumerevoli profili di eccesso di potere da cui è viziato, tra cui una evidente illogicità nelle zonizzazioni ed una macroscopica violazioni delle norme tecniche, aspetti tutti che fanno dello stesso un atto illegittimo, sul piano amministrativo, ed una colossale operazione CLIENTELARE, sul piano politico. Il comunicato di questo fantomatico ed autoreferenziale PD Vairanese nell’elogiare in modo così sperticato ed insensato questo PUC commette un vero e proprio insulto al buon senso ed all’intelligenza dei cittadini. Anzitutto, sul piano generale, salta subito agli occhi un evidente sovradimensionamento delle unità abitative rispetto al numero di abitanti ed al reale fabbisogno abitativo, nonché ai limiti posti dal PTCP. Passando, poi, al particolare, vogliamo elencare i fondi privati passati da “C” in “B” e vedere chi sono i relativi proprietari? Vogliamo calcolare il minore introito di oneri nelle casse comunali per effetto di detta operazione clientelare e di favoritismo? Vogliamo vedere i nominativi di coloro che hanno visto classificati in zona “B” fondi con manufatti abusivi già realizzati e precedentemente classificati come zona agricola? Un solo nominativo: la responsabile Suap Pina Ponte che, a seguito delle osservazioni interamente recepite, ha visto passare tutta l’area su cui insiste il proprio fabbricato abusivo (deposito di attrezzi agricoli) in zona “B” edificabile, credendo così di aver sanato a posteriori l’abuso. Vogliamo vedere come è stato calcolato il lotto minimo nell’ambito delle lottizzazioni in zona “D”: 600 mq. quando si sa bene che in zona “D” un lotto minimo di una lottizzazione per avere una credibile funzione produttiva deve essere minimo 2.000 mq. altrimenti diviene solo un escamotage per realizzare ulteriori nuove abitazioni in zone dove non dovrebbero essere consentite.
Ci vuole una bella sfacciataggine a dire che questo PUC ha razionalizzato e riordinato una situazione urbanistica bloccata da circa 18 anni. La verità è che questo PUC è stato solo una grande dispensa di favori a parenti, amici, clienti, come ad es. la sistemazione del sentiero di accesso all’area archeologica di Monte Sant’Angelo. In quest’ottica il PUC adottato ha perso totalmente di vista la sua funzione pianificatoria, non ha ridotto la cementificazione del territorio (se si considera che, ad occhio e croce, si possono realizzare altre decine di migliaia di appartamenti), non ha salvaguardato l’ambiente, non ha agevolato il recupero abitativo dei centri storici, per cui operazione speculativa e clientelare maggiore non ci poteva essere.

RIFERIMENTO ALLA LOTTIZZAZIONE (ABUSIVA) LIMATELLE
L’estensore del comunicato con il falso intendimento di esprimere vicinanza alle imprese che insistono sull’area e ai circa venti dipendenti e con un inopportuno riferimento alla richiesta di archiviazione del P.M. avalla un altro capolavoro di illegalità del Sindaco Cantelmo: la lottizzazione (abusiva) Limatelle di cui è proprietario lottizzante.
Premesso che un comunicato politico non dovrebbe toccare argomenti sub iudice di cui l’estensore ignora  il contenuto e che vede tuttora indagato il Sindaco Cantelmo insieme ad altri funzionari pubblici e tecnici privati, quello che vorrei dire a questo anonimo esponente del PD vairanese: ma tu sai su cosa fonda la richiesta di archiviazione del PM? Se non lo sai te lo dico io affinché il tuo desiderio di informazione sia completo.
La richiesta di archiviazione fonda su una relazione a firma dell’ing. Paolo Pellegrino in funzione di ausiliario tecnico di P.G., il quale, come tutti sanno, è il tecnico comunale del Comune di Conca della Campania ed è stato tecnico di fiducia di un’impresa edile locale che ha eseguito molti lavori a Vairano ed è stato anche componente di una commissione di gara nominato dal Comune di Vairano, quindi persona ben conosciuta in ambienti politici e dei pubblici funzionati dell’Ente vairanese.
L’ing. Paolo Pellegrino si è limitato ad affermare nella sua relazione al P.M. che il commercio al dettaglio che si svolge nel comparto lottizzatorio Limatelle sarebbe stato compatibile con la prescrizione inderogabile per cui è consentito esclusivamente il commercio all’ingrosso, oltre all’artigianato ed all’industria. Un’affermazione grave quella dell’ing. Pellegrino che contraddice quanto stabilito dalla convenzione di lottizzazione del 1995 cui il Cantelmo è vincolato e dalla prescrizione urbanistica per la zona DPP in questione. Ma a prescindere da quanto erroneamente scritto dall’ing. Pellegrino, ancor più grave è che il P.M. abbia fondato la propria richiesta di archiviazione solo su tale argomento, ignorando totalmente quanto accertato dai Carabinieri nella delega di indagini dell’A.G. a firma del maggiore Marco Ciervo.  In quella delega i Carabinieri – e non io – hanno accertato che il Sindaco/lottizzante ha realizzato una lottizzazione abusiva, non ha eseguito le opere di urbanizzazione primaria, ha avuto rilasciato il permesso di costruire per realizzare il capannone senza aver realizzato dette opere e senza collaudo delle stesse, non ha ceduto gratuitamente al Comune 5.360 mq. di superficie infrastrutturata con parcheggi, strade di lottizzazione, aree a verde pubblico attrezzato, illuminazione pubblica, ha ottenuto dal tecnico comunale il certificato di agibilità sempre in assenza di collaudo e delle opere di urbanizzazione. Come ha fatto il Sindaco/lottizzante abusivo ad eludere tutti gli obblighi che gravano su qualsiasi lottizzante e porre in esercizio attività contro legge, riuscendo a trarre solo il proprio tornaconto dalla lottizzazione senza dare nulla in cambio alla comunità?
Sempre i Carabinieri – e non io – hanno accertato che il Cantelmo ha operato in concorso con funzionari pubblici e tecnici privati che non hanno vigilato, i primi, ed hanno asseverato il falso, i secondi. Molto stranamente il P.M. ha ignorato la suddetta delega di indagini dei Carabinieri e adesso vedremo se all’udienza del 19 ottobre p.v. anche il G.i.p. dott.ssa Corinna Forte si regolerà allo stesso modo, ossia ignorerà prove inconfutabili accertate da Ufficiali di P.G. che non avevano alcun interesse ad accertare il falso. Vorrei, quindi, pregarti di non nasconderti dietro l’ipocrita solidarietà alle imprese ed ai lavoratori, anzitutto perché essi non rischiano nulla in quanto a risponderne sarebbe sempre il Cantelmo e poi perché, dovresti sapere, che il rispetto della legge è al di sopra della tutela di ogni altro interesse pubblico o privato.  Ti faccio una proposta che ti prego di girare al tuo Sindaco/lottizzante: se in sede di udienza dinanzi al GIP il Cantelmo dovesse essere rinviato a giudizio, poiché gran parte dei reati sono prescritti, se veramente ha agito nel rispetto della legge, rinunciasse alla prescrizione e si facesse giudicare nel merito, così vedremo se l’ho calunniato o ho detto la verità e se l’ho calunniato sarò io ad essere condannato ed a pagare.
Ti chiedi quali siano i veri motivi di un vero e proprio accanimento contro la sua persona e quali eventuali inquietanti fini nascondesse l’azione giudiziaria invocata. Ti posso assicurare che da parte mia non c’è nessun accanimento personale, semplicemente sono venuto a conoscenza di notizie di reato relative a fatti incontestabili che ho sottoposto al vaglio dell’A.G. per cui, ti ripeto, nessun fine inquietante perché i fini inquietanti li perseguono i diffamatori di professione.

VICENDA TUTTOSPORT
Allo stesso modo per la vicenda Tuttosport: è tutto estremamente chiaro e lineare: è stata disposta da due funzionari comunali (Di Nocera e Ponte) la chiusura di un’attività commerciale che è lì da 40 anni asserendosi nel provvedimento che fosse sprovvista di contratto di locazione e di certificato di agibilità.
Nella condotta del dirigente commercio e tecnico Gaetano Di Nocere, del responsabile u.t.c. Ernesto Natale e della responsabile Suap Giuseppina Ponte, si rinvengono gli estremi di una condotta criminosa non in linea con il perseguimento dei fini fissati dalla legge, del perseguimento dell’interesse pubblico e dell’imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa, per cui i miei assistiti procederanno a presentare un dettagliato esposto-denuncia alla Procura della Repubblica con richiesta di costituzione di parte civile.
Di “Aspetti taciuti” e di “scenari minacciosi” di cui parli nel comunicato, non ne vedo, forse ti riferisci alle minacce subite dalla famiglia Rocco da parte di un anonimo che su uno scooter e con il casco in testa li ha minacciati di violenza se non avessero chiuso il negozio. Altri “Aspetti taciuti” e “scenari minacciosi” probabilmente stanno solo alla base del provvedimento di chiusura firmato da Di Nocera e Ponte perché non è affatto comprensibile come una pubblica amministrazione si intrometta in una controversia afferente un rapporto di locazione tra privati, asserendo che il conduttore non avrebbe titolo a tenere aperta l’attività commerciale per carenza del contratto di locazione e chiedendo, improvvisamente, il certificato di agibilità dopo 40 anni di esercizio, il tutto il 26 luglio 2016 per costringere il conduttore a stare chiuso tutto agosto e parte di settembre e, quindi, per dare una mano ai proprietari a buttare fuori i Rocco.
Cui prodest tutto ciò? Sono questi gli “Aspetti taciuti” e gli “scenari minacciosi” che sottoporremo al giudice penale affinché venga fatta chiarezza su tutta questa vicenda, e andremo fino in fondo con tutti gli strumenti giuridici che ci offre l’ordinamento, non lasceremo nulla di intentato puoi stare tranquillo. Fermo restando che fino ad ora le uniche minacce le hanno subite i titolari di Tuttosport che senza lasciarsi intimidire hanno denunciato il tutto ai Carabinieri. P.S. Caro strenuo difensore dell’amministrazione Cantelmo facci anche sapere dello stato dell’arte relativo all’appalto di rifacimento della rete idrica comunale e su come sono stati spesi i 3 milioni di Euro per stare ancora con una carenza idrica.  E facci sapere anche cosa pensi della dirigenza unica e dei circa 70mila Euro l’anno lordi che i contribuenti vairanesi versano per retribuirla”.

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un commento

  1. Hai il mio appoggio e di tutti quelli che si sono ritrovati a che fare con questi Signori…. una politica sbagliata , direi nascosta, che non ha pensato affatto al paese e alla sua crescita. …ne tanto meno a sviluppare una vera zona industriale ne commerciale ne agricola…..e non parliamo dei lavori pubblici…..e non parliamo dei concorsi… c’è ne sarebbe da dire……Avvocato Lello Moreno. … concordo con te.. e ti invito a non mollare…..a far rispettare la legge….molte persone ma molte molte persone sono stanche solo che sono anche spaventati. ….non capisco bene da che o chi??Ni hai nominato hai fatto bene…..la mia questione era politica e di legittimità? ??fatelo credere alle pecore… non a noi e a o cittadini Onesti. Era una questione personale e l’amministrazione è scesa a compromessi. …..ma ricordate e rammentare. ….tra qualche mese finirete….e finirà la pacchia……per tutti……noi combatteremo fino all’ultimo per riconquistare quello che ci è stato tolto e negato.. senza tregua.. parlo anche di me…..vergognatevi…..Succubi e complici della minoranza martoriana…..Avvocato Moreno sempre avanti. Con stima Diego