VAIRANO PATENORA – Caso Tuttosport, Moreno: ora vediamo le certificazioni di tutti. L’amministrazione in difficoltà

VAIRANO PATENORA – Il caso Tuttosport potrebbe trasformarsi in un boomerang per l’amministrazione comunale di Vairano Patenora. Potrebbe coinvolgere numerose attività commerciali della frazione Scalo. Infatti i titolari dell’attività di articoli sportivi – chiusa dal comune e poi riaperta dal Tar – vogliono capire una serie di dettagli, alcuni dei quali sembrano essere davvero interessanti. Per fare ciò, il legale della famiglia Rocco – l’avvocato Raffaele Moreno – ha inoltrato richiesta di accesso agli atti. Potrebbe accadere una “carneficina”.
“Il provvedimento di revoca dell’autorizzazione all’esercizio commerciale di abbigliamento e articoli sportivi – scrive l’avvocato Moreno –  ed il contestuale ordine di chiusura immediata dell’attività firmato dai funzionari comunali Gaetano Di Nocera e Giuseppina Ponte in data 26 luglio 2016 ha indotto i titolari a fare ricorso al TAR Napoli che ha disposto, con decreto d’urgenza inaudita altera parte, l’immediata sospensione dei provvedimenti sanzionatori a seguito di un sommario esame del ricorso e della documentazione a supporto e la riapertura del negozio. E’ evidente – continua Moreno – che la questione non è chiusa qua, perché il dirigente del settore commercio del Comune, avv. Di Nocera, ha avviato l’azione tesa alla chiusura con un crescendo di atti che è cominciato con la nota dell’11 febbraio 2016 con la quale comunicava che “da una verifica a campione sulle attività operanti in questo Comune …” era emerso che Tuttosport srl sarebbe stato privo di contratto di locazione e, quindi, secondo il Di Nocera, “occupante senza il titolo necessario che consente l’esercizio dell’attività”. Alla luce di detta nota egli dovrà spiegare nelle competenti sedi il perché di questa azione mirata contro Tuttosport srl. Anche perché un primo interrogativo che sorge spontaneo è il seguente: cosa interessa ad un funzionario comunale intromettersi in un rapporto privato tra locatore e conduttore? Qual è l’interesse pubblico tutelato in questa vicenda, posto che l’essere occupante sine titulo di un locale altrui può riguardare il proprietario del locale stesso e mai una pubblica amministrazione. Successivamente, vi è stato un primo provvedimento di revoca dell’autorizzazione e di chiusura il 22 giugno 2016 e, quindi, il secondo e definitivo provvedimento del 26 luglio scorso, con il quale si è contestata l’assenza del certificato di agibilità che avrebbe imposto la chiusura immediata dell’esercizio commerciale che è lì dal 1976, ossia da 40 anni. A questo punto – conclude il legale della famiglia Rocco – è stata inoltrata la richiesta di accesso agli atti al fine di verificare se l’azione dei funzionari comunali Di Nocera e Ponte abbia perseguito i fini determinati dalla legge, ossia se l’azione amministrativa si sia svolta sorretta da presupposti di imparzialità e trasparenza e sia stata finalizzata alla tutela dell’interesse pubblico e non di un interesse privato (ossia, quello della Mel.Rus. s.r.l., la società di Cardito che ha acquistato il fabbricato pur in presenza di un abuso edilizio). E’ stato chiesto con l’istanza depositata la protocollo al dirigente Di Nocera in primis ed agli altri funzionari Natale e Ponte, nonché al Sindaco, nei confronti di quali altri locali commerciali si è svolta l’indagine a campione ed inoltre che venissero esibiti i certificati di agibilità di tutti gli esercizi operanti su via Napoli a Vairano Scalo e ciò non per una ritorsione nei confronti degli altri commercianti ma per una motivazione di giustizia, perché l’agibilità non può essere richiesta a chi fa comodo ai funzionari Di Nocera e Ponte, su sollecitazione degli acquirenti del fabbricato, ma se deve essere obbligatoriamente posseduta, essa lo deve essere per tutti, per cui chi non è in possesso di certificato di agibilità deve subire il provvedimento di chiusura dell’esercizio. La legge o e’ uguale per tutti o non e’ uguale per nessuno e non puo’ essere applicata a discrezione del dirigente del comune di Vairano”.