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CASERTA – Mobilità dei docenti, la Cisl di Caserta diffida il ministro Giannini: vogliamo trasparenza

CASERTA – Caos e assenza di trasparenza sulla mobilità dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, la Cisl di Caserta alza il tiro e diffida il ministro Stefania Giannini e il sottosegretario Davide Faraone: “Forniscano tutte le notizie giuridiche e tecniche sull’algoritmo”.  La segretaria Maria Manco scrive anche al presidente dell’Anac, Raffaele Cantone: “Vogliamo trasparenza. Accerti il funzionamento del sistema informatico e obblighi la Pubblica Amministrazione a revocare i trasferimenti”. Prosegue la protesta del sindacato di categoria a difesa dei diritti degli insegnanti residenti nella provincia di Caserta, vittime di un inspiegabile sistema di calcolo che ha visto oltre un migliaio di docenti della scuola dell’infanzia,Primaria, secondaria di 1° grado trasferiti, anche d’ufficio, nelle regioni del nord Italia, nonostante i punteggi accumulati negli anni consentisse a molti di loro di evitare ‘l’esilio’. Ed è proprio questa la pietra dello scandalo davanti al quale il Miur continua a fare orecchie da mercante. “Da un primo esame – scrive Maria Rosaria Manco nell’atto di diffida inviato anche a tutte le autorità dipartimentali MIUR, nazionali, regionali e provinciali – e dalle vibrate proteste ricevute dagli interessati sembrerebbe concretizzarsi che il movimento presenta in larga misura manifeste violazioni delle norme di riferimento, L.104/92 e L.100/87,  con mancata ottemperanza delle precedenze sancite, fasi non rispettate, docenti vecchi immessi in ruolo non trasferiti”. I punti toccati dai vertici del sindacato di Via Ferrarecce sono molteplici e tutti indistintamente caldi. In questi giorni, negli uffici si lavora a pieno ritmo per fornire assistenza e chiarimenti circa le domande di assegnazione provvisoria ma soprattutto per la richiesta di conciliazione prevista prima di un eventuale ricorso al Giudice del Lavoro contro il decreto sui trasferimenti. “Nello scorrimento per l’attribuzione delle cattedre per la lingua inglese e per il sostegno, per esempio, ci siamo trovati di fronte a personale assegnato nelle regioni del nord pur avendo punteggi più alti rispetto a chi è rimasto vicino il luogo di residenza”, incalza la Manco, in manifesta violazione dell’O.M. 241/2016 e CCNI aprile 2016. E poi,  “trasferimenti d’ufficio avvenuti in maniera incomprensibile e in aperta violazione del procedimento indicato dal Miur stesso”. I docenti della provincia di Caserta si preparano ad una massiccia adesione al tribunale del Lavoro per avere giustizia. “Questo – scrive ancora la Cisl scuola – comporterà un ingente danno erariale allo Stato perché il contenzioso che ne conseguirà certamente sarà di dimensioni imponenti, che riflettono l’imponenza degli errori relativi ai movimenti che riguardano la provincia di Caserta e la regione Campania; ecco il perché della notifica alla Corte dei Conti”. Ma la battaglia non finisce qui. Nel quartier generale della Cisl si sta studiando la stesura un documento che sarà accompagnato dai numeri sul grande ‘esodo’ ed in particolare sul numero delle conciliazioni. “Saranno numeri da brivido – afferma infine la segretaria generale Manco – di cui la classe politica del territorio non può non tenere conto”.

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