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Angelo Freda

CELLOLE – Società di calcio, Freda non accetta il diktat di Sorgente: “Dopo tanti sacrifici la presidenza non la lascio”

CELLOLE (Matilde Crolla) – “Abbiamo messo in piedi una squadra che ci è stata consegnata tre anni fa completamente smantellata. Abbiamo ricostruito a nostre spese un settore giovanile all’avanguardia con 170 ragazzi. Non posso lasciare ad altri tutto ciò che è stato realizzato con tanti sacrifici. Non posso rinunciare alla presidenza proprio in questo momento e con queste modalità”. Angelo Freda, presidente dell’ex AS Calcio Cellolese, oggi ‘San Marco Trotti’, non accetta le condizioni che gli sono state imposte dall’attuale consigliere comunale con delega allo Sport di Cellole, Franco Sorgente, e si sfoga “auspico per l’ultima volta”, afferma a muso duro. “Nella speranza che una volta per tutte questa polemica abbia fine e chi deve capire capisca che non ho alcuna intenzione di rinunciare alla squadra per la quale ho investito il mio tempo ed il mio denaro”, continua Freda. Il presidente della ‘San Marco Trotti’ non risparmia toni forti anche nei confronti della passata amministrazione comunale, targata Aldo Izzo, quella in cui l’allora consigliere con delega allo Sport, Giovanni Grecola, è stato una meteora per la squadra cellolese, nonostante le premesse fossero differenti. “All’inizio è stata veramente dura- sostiene Angelo Freda-. Mi hanno consegnato una squadra che non potrebbe definirsi tale. I migliori giocatori erano stati ingaggiati da altre società, non avevamo sponsor, non avevamo aiuto né dai commercianti e neppure dalle istituzioni. Gli amici commercianti, visto il periodo di crisi economica del settore, non se la sono sentita di sponsorizzare la squadra ed io, come è mia abitudine, non ho mai insistito. Le istituzioni avevano abbandonato la squadra già da prima”. Continua lo sfogo di Angelo Freda sulla situazione economica dura della squadra al momento del suo insediamento. “La passata amministrazione ci aveva lasciato diecimila euro di pendenze. Siamo partiti già con una situazione di svantaggio- sostiene-. Grazie ai tredici dirigenti che mi sono stati vicini in questo momento difficile siamo riusciti ad acquistare undicimila euro di abbigliamento, abbiamo pagato seimila euro alla Federazione. Ho acquistato a miei spese lavatrici ed asciugatrici. Abbiamo pitturato le pareti dello stadio”. Angelo Freda aggiunge anche di aver avuto un incontro con il presidente federale che è pronto a riammettere la squadra in prima categoria. “Abbiamo inoltre riconfermato i due mister ed abbiamo fatto anche tre acquisti. Insomma, con grande sacrificio ed amore per la squadra, senza metterci nulla in tasca ma rimettendoci, abbiamo risollevato le sorti di questa realtà. Non posso accettare le condizioni di Franco Sorgente, non posso consegnare la squadra nelle loro mani così, come se io e gli altri dirigenti non contassimo nulla. Non si può venire a dettare legge senza tenere conto di quello che è stato fatto in questi anni per la squadra”. Ed aggiunge: “Loro vogliono fare la squadra, una squadra comunale la facessero pure, noi continuiamo con la nostra”. E poi lancia la proposta: “Altrimenti tra qualche mese facciamo un’elezione pubblica e facciamo decidere agli altri chi merita la presidenza. Io ho comunicato a Sorgente di essere disposto a collaborare, ma devono essere loro ad integrarsi con noi e non viceversa”.

 

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