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TEANO – Antico teatro e area archeologica chiusa da mesi, quando la politica non sa andare oltre le chiacchiere

TEANO – Il teatro romano e l’area archeologica di Teano, fra le più importanti dell’intera provincia di Caserta, resteranno chiuse per mancanza di sicurezza. E’ l’esempio più chiaro dell’incapacità, a tutti i livelli, della politica di risolvere i problemi che impediscono lo sviluppo di un paese. Il comunicato, pubblicato il 29 febbraio 2016 sul sito della Soprintendenza archeologica della Campania, è chiaro e per certi versi rassicurante. Si trattava di una chiusura temporanea. Trascorsi più di cinque mesi qualche dubbio viene. In maniera più che legittima. Già, perché all’interno dell’area archeologica tutto è fermo. Mentre a ridosso del cancello d’ingresso e della recinzione l’abbandono si fa sempre più evidente. Immondizie sparse e pavimentazione nella quale si sono aperte delle buche.  Il problema della sicurezza della struttura antica rimane così com’era. Senza soluzione. Nessun rifacimento della palizzata lignea che delimita il teatro. Alcuna sistemazione della scalinata ferrea che porta all’interno dell’ambulacro. Niente messa in sicurezza dell’area soggetta ad un piccolo crollo della sezione non scavata. Uno stallo preoccupante al punto che a metà maggio Nicola Di Benedetto, il sindaco del comune casertano, scrive a Mariella Utili, direttore del Polo museale della Campania per “chiederle quali sono le difficoltà e quali i tempi di realizzazione dei lavori, perché per noi il teatro è una realtà molto importante e particolarmente per l’approssimarsi della stagione estiva e quindi di un flusso turistico che non ci sarà

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