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ALIFE / CAIAZZO – Diocesi, i fedeli: vescovo prigioniero dei cortigiani. Noi attoniti e trascurati

ALIFE / CAIAZZO – La diocesi sembra essere in confusione, l’impressione – nei fedeli – è quella di un Vescovo – Valentino Di Cerbo – “prigioniero” dei propri “cortigiani”. Sembrano essere loro a combattere una “guerra” tutta interna scatenata, o per difendere una piccola fetta di potere, oppure per allargare la propria influenza. Le “armi” preferite sembrano essere una serie di “informazioni” a volte “avvelenate” fatte arrivare o rivelate direttamente al capo Di Cerbo che, poi, assume decisioni, a volte in contrasto fra loro. Nel mezzo di tutto questo ci siamo noi fedeli che (assicurano alcune pecorelle della diocesi) siamo frastornati, increduli, attoniti davanti a tanta confusa azione e davanti a tanta “cortigianeria”. Per Di Cerbo, probabilmente, l’unico modo per uscire da questa situazione potrebbe essere quello di uscire dal palazzo (oppure aprire lo stesso ai fedeli) e andare fra la gente, trascurando un po’ i “cortigiani” lasciandoli a combattere da soli la loro piccola  “guerra”. Non è un mistero, infatti, che il malcontento più diffuso nell’intera diocesi è la mancanza dei giusti rapporti fra il capo dei pastori e i fedeli. La speranza di molti cristiani diocesani è che presto l’amato vescovo Di Cerbo possa essere chiamato ad occupare nuovi e più prestigiosi incarichi

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