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RIARDO – Ordine di chiusura al centro polifunzionale, il titolare: contro di me solo cavilli. Impiegati comunali impreparati

RIARDO – Ordine di chiusura al centro polifunzionale, parla il titolare – Massimo Caiazza – che intende intervenire per fare chiarezza sulla vicenda: “In data 05.11.2014 il sottoscritto notificava tramite PEC allo S.U.A.P. del Comune di Riardo, acquisito al protocollo comunale con n. 4613 del 11.11.2014, una S.C.I.A. per l’apertura ex novo di un negozio di vicinato nei locali di Via Monticello ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale n. 1/2014. I responsabili dello S.U.A.P. del Comune di Riardo anziché verificare quanto comunicato e richiesto attraverso la S.C.I.A. di cui prima, così come la Legge impone e quindi predisporre l’autorizzazione richiesta, sono andati alla ricerca dei più disparati cavilli burocratico/legali al fine di negare quanto spettante. Per ottemperare questo fine i precitati responsabili hanno commesso azioni irreprensibili (mancata trasmissione di documenti all’A.S.L., PEC di sollecito all’A.S.L. al fine di esperire “provvedimenti di competenza”, PEC indirizzate all’A.S.L., anziché allo scrivente, in cui si comunica “l’avvio del procedimento di diniego”, diffida al sottoscritto, ecc) meritevoli di denuncia che per amor di pace non ho voluto effettuare. Viceversa avvalendomi di consulenti che già nel 2008 mi fecero ottenere altra autorizzazione ai sensi dell’allora Legge vigente, Legge Regionale n. 1/2000, per l’apertura, allora, di un Centro Polifunzionale di Servizio, ho cercato di far capire ai responsabili dello S.U.A.P. di Riardo che l’attuale Legge Regionale sul Commercio, L. Reg. Campania n. 1/2014, è orientata per volere della Comunità Europea alla massima liberalità possibile per cui il requisito principale per svolgere qualsivoglia attività imprenditoriale è quello sanitario piuttosto che quello urbanistico.  I responsabili dello S.U.A.P. di Riardo, invece, hanno anche emesso un provvedimento di chiusura (Protocollo n. 3407/RG) da ritenersi a tutti gli effetti di Legge invalidato (cosa fatta presente attraverso mia comunicazione del 30.06.2015 protocollo n. 2998) in quanto riferita a disposizioni acclamate dalla Legge Regionale n. 1/2000 aimè abrogata dalla successiva Legge Regionale n. 1/2014 attraverso l’Art. 64 Comma 2 Lettera a.  Tengo a precisare che i locali che ospitano l’attività attuale e che hanno ospitato quella precedente ai fini delle imposte locali (ICI, IMU, TARSU, ecc) sono stati tassati da sempre con le aliquote urbanisticamente predisposte per i locali commerciali e non già per quelli agricoli per cui il Comune di Riardo ne ha tratto solo vantaggio. Quanto precedentemente riferito mi fa pensare che taluni addetti agli Uffici Comunali non posseggono le competenze, la preparazione e l’autorità di ricoprire taluni incarichi e probabilmente sarebbe più saggio per i medesimi impiegare il tempo che hanno a disposizione sul luogo di lavoro, remunerato con i soldi dei loro concittadini, per studiare le Leggi ed aggiornarsi continuamente”.

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