RIARDO (di Alessandro Staffiero) – Il nuovo centro polifunzionale non avrebbe i necessari requisiti per operare. La macchina amministrativa riardese ordina la chiusura dell’attività e la sospensione della vendita. I titolari dell’esercizio commerciale si sono opposti al primo diniego avanzato dal comune di Riardo. Tuttavia il responsabile del procedimento, Mario Cortellessa, e il responsabile del servizio Suap, Domenico Regna, hanno comunicato il diniego della scia e quindi il diniego, ad horas, di prosecuzione dell’attività commerciale. La vicenda nasce nel novembre del 2014, quando i titolari del centro polifunzionale presentano in municipio una scia (La Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per l’avvio dell’attività di esercizio commerciale per la vendita di articoli da regalo, dolciumi e piccoli elettrodomestici. La documentazione, secondo gli uffici dell’Asl di Alife (competente per territorio), è carente. Il municipio riardese, su sollecitazione dell’Asl, invita i titolari dell’azienda ad integrare il carteggio, pena la chiusura dell’attività. I gestori del centro polifunzionale ritenendo di essere nel giusto, chiedono l’annullamento dell’atto emesso dal comune. Poche settimane fa, esattamente lo scorso 23 luglio, con l’atto registrato al protocollo 3407/RG la macchina amministrativa riardese nega la scia e ordina ai titolari del centro polifunzionale l’interruzione dell’attività. L’azienda potrà, entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, ricorrere al Tar contro la decisione del comune di Riardo.
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