VAIRANO PATENORA – Il parroco Don Luigi De Rosa “benedice” l’aspirante sindaco Bartolomeo Cantelmo. Non solo, il prete-imprenditore (così come affettuosamente definito dai parrocchiani per la sua grande capacità di realizzare progetti) avrebbe anche “indicato” a Cantelmo due candidati da inserire nella lista: Stanislao Supino e Giuseppe Russo. La “passione” di Don Luigi per la politica vairanese, si conferma anche in questa tornata elettorale. Nelle precedenti aveva sostenuto – dicono i soliti maligni in paese – il candidato Mario De Quattro che ottenne una valanga di preferenze, diventando poi vice sindaco. Ora però Don Luigi ha deciso di voltare pagina rompendo con “il passato” e puntanto decisamente al “nuovo” della politica. Ma quali sono le reali ragioni che spingono un prete a schierarsi, abbastanza apertamente, in favore di uno o dell’altro candidato?.
Perchè un pastore delle pecorelle (tutte le pecorelle della parrocchia) sceglie di essere partigiano?
La politica, si sa, non è cosa che unisce, anzi, divide. E spesso spacca le famiglie. Quindi, l’esatto contrario di ciò che dovrebbe fare un parroco, nell’interesse della collettività. Ma allora perchè Don Luigi preferisce “benedire” qualcuno anzichè tutte le “pecorelle” che ambiscono alla fascia tricolore? Sono queste le domande, i dubbi, che tempestano tanti fedeli ed anche tanti elettori vairanesi. Ognuno, a modo suo, ha delle risposte; spesso bizzare, alcune cattive, altre semplici. Ma la verità la conosce solo Don Luigi. Di certo, finora, le “benedizioni elettorali” del parroco sembrano essere determinanti. Anche questa volta, probabilmente, ci sarà la conferma. Cantelmo, forte della benedizione di Don Luigi, dovrà vedersela con Lino Martone in una campagna elettorale che si annuncia caldissima con Martone pronto a “dirla tutta”. Intanto, però, dopo la rinuncia di tutti i vecchi leoni della politica vairanese, i sostenitori di Cantelmo (definiti affettuosamente Cantelmiani) sentono di avere già vittoria in tasca, giudicando le votazioni una mera formalità per consegnare a Cantelmo la fascia tricolore. gdm
Tagsbartolemo cantelmo don luigi de rosa Giuseppe Russo mario de quattro Stanislao Supino
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Non credo sia vero quanto si dice nell’articolo
se pensasse a fare solo il prete sarebbe molto meglio….ma non ha la carità cristiana per farlo…
sono d’accordo con arturo.Non crediamo sia vero che i cantelmiani abbiano gà la vittoria in tasca….attenzione!
Pensasse a fare il prete se lo sa fare!!
I preti votano, Dio no…….
Dal Vangelo secondo Luigi; vers- 3 “VOTATE CHE SE MAGNA”
VOTATE VOTATE che si MANGIA….Andate e diffondete la mia parola……..Mie pecorelle smarrite……………
Che SCHIFO…..