PIEDIMONTE MATESE (cs) – Un fantastico viaggio a piedi nel Matese: 80 chilometri percorsi quest’anno da oltre trenta persone. I partecipanti provengono da tanti luoghi diversi: Roma, Napoli, Gaeta, Roccamonfina, Pietramelara, Cerreto Sannita, Anguillara, Caserta, Casolla, San Potito Sannitico, Castello del Matese, Pratella e perfino una ragazza di origine Ceca ed una di origini germaniche, talvolta accompagnati in qualche tappa anche da altri escursionisti locali, come ad esempio gli amici del CAI di Bojano nella tappa molisana. Per questa edizione speciale si è prediletta una chiave di lettura enogastronomica sulle tipicità del Matese, sviluppata attraverso varie esperienze, come la visita all’antico mulino di Gallo Matese, e la dimostrazione della preparazione del “frattaccio” curata dalla proloco di Gallo, il laboratorio di preparazione di “tagliariegl’ e fasuli” organizzato dalla proloco Letizia a Letino, la degustazione dei prodotti di una azienda che sta sperimentando un allevamento di capre a Valle Agricola, oltre alla degustazione delle famose lenticchie valligiane nella ricetta tipica con le patate, il laboratorio dedicato alla cipolla di Alife, curato dalla Condotta Matesina di Slow Food, con degustazione di ricette tradizionali legate alla tradizione alifana, svoltasi presso il Rifugio CAI di Monte Orso, la magia gastronomica offerta dal casale Kolidur a Guardiaregia, la degustazione di piatti a base di funghi porcini a Cusano Mutri e Cerreto Sannita. Altri filo rosso di continuità è stato il confronto con le tradizioni etnocoreutiche, vale a dire danze e canti antichi, ancestrali, cantati all’organetto o con accompagnamento della fisarmonica, ma anche con “chitarre e tammorre”, che hanno animato le serate dei traversatori. Tra una partita a “puzzuchi” a Letino, una pigra partita a carte nei bar di Valle Agricola, una lezione base di cartografia, qualche appunto preso sul taccuino qua e là, il trekking è scivolato via con spensierata allegria, attraverso gli splendidi boschi del Matese, a partire dalla cipresseta di Fontegreca, le faggete e i castagneti, su creste panoramiche come quella del Monte Favaracchi, attraverso i piani carsici ed i laghi di Gallo, Letino e del Matese, visitando gli inghiottitoi di Camporotondo, Cul di Bove, Pozzo della Neve (tra i più profondi d’Europa), forre e gole e, naturalmente, i centri storici dei nostri magici paesi montani e collinari. Al termine della settimana si è tenuto il consueto momento di riflessione prima del commiato dei traversatori, registrando un elevato indice di gradimento da parte dei partecipanti.
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