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NAPOLI / CASERTA – Accelerazione della spesa, mancano le certificazioni: molti comuni verso il dissesto. A Settembre l’elenco dei municipi a rischio

CASERTA / NAPOLI – L’elenco dei Comuni della Campania vicini al dissesto finanziario per l’accelerazione della spesa dei fondi europei sarà pronto entro la prima settimana di settembre. L’annuncio arriva dall’assessore ai Fondi Europei della Regione Campania, Serena Angioli  che – in un’intervista esclusiva a Retenews24 –  chiarisce: “Abbiamo predisposto un monitoraggio e auspichiamo di aver un quadro chiaro entro la prima settimana di settembre”. L’allarme sul rischio default per i Comuni, che hanno beneficiato del decreto della giunta Caldoro sull’accelerazione della spesa, è stato lanciato dal governatore Vincenzo De Luca: su 1miliardo e 300milioni concessi ai Comuni, solo 100milioni sono stati certificati. Ora lo scenario è drammatico: se entro il 31 dicembre 2015 i Comuni non certificheranno di aver speso i soldi saranno costretti a restituire i fondi all’Unione Europea. Ma c’è un passaggio cruciale:  in caso di restituzione dei fondi, i Comuni dovranno attingere dai propri bilanci, i fondi per liquidare le opere appaltate. Un boomerang capace di far saltare i conti trascinando gli enti al dissesto. Caso emblematico è Venticano, Comune della provincia di Avellino con un bilancio di 500mila euro che ha beneficiato di un finanziamento di € 4.981.700,00 per lavori di completamento delle opere di urbanizzazione a servizio delle aree PIP  con il decreto sull’accelerazione della spesa e che in caso di mancata rendicontazione entro il 31 dicembre dovrà pagare con i fondi comunali le opere appaltate. Soluzione praticamente impossibile che condurrà il centro irpino al default. Nella stessa condizione si troverebbero anche altri centri, come San Marcellino in provincia di Caserta, Saviano e Grumo Nevano in provincia di Napoli.  Sull’ipotesi di uno slittamento dalla data del 31 dicembre 2015, l’assessore Angioli frena: “Non è la soluzione che stiamo valutando al momento. Il ritardo sulla certificazione non investe solo la Campania ma anche la Calabria e la Sicilia. In questa fase è il Governo che sta trattando con Bruxelles una via d’uscita”. E la Regione Campania? “Per ora siamo a lavoro per rispettare la data del 31 dicembre e accelerare le procedure affiancando i Comuni arrivando alla certificazione della spesa europea entro il termine stabilito e scongiurare il default.  Se poi le trattative sull’asse Roma-Bruxelles dovessero portare allo slittamento oltre il 31 dicembre allora saremo costretti a riformulare l’intera programmazione”. L’unica certezza: ferie sospese in Regione Campania, per scongiurare un clamoroso disastro economico e politico. (fonte:retenews24.it)

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un commento

  1. buona parte sono opere inutili, servono solo ad alimentare corruzione .