Pietro Cappella, presidente Sannio Alifano

PIEDIMONTE MATESE – SANNIO ALIFANO, NUOVA VISITA DELL’ANTIMAFIA. LA SECONDA IN POCHI GIORNI

PEPE-FABRIZIO
Fabrizio Pepe

PIEDIMONTE MATESE – Consorzio Sannio Alifano, i carabinieri del Ros, su delega della Procura Antimafia, nei giorni scorsi, avrebbero fatto un nuovo accesso negli uffici dell’ente guidato dal presidente Pietro Cappella. E’ la seconda “ispezione” in pochi giorni dell’Antimafia nella sede del Sannio Alifano di Piedimonte Matese. Non sembra essere un buon segno, anche se il presidente Cappella assicura che sono le polemiche dell’opposizione le uniche cose a “ledere l’immagine dell’ente”.
Pochi giorni prima, in un altro blitz della Procura Antimafia di Napoli, erano stati acquisiti atti relativa ad una gara di appalto; la perquisizione fu estesa anche a casa di Fabrizio Pepe, dirigente del Sannio Alifano, stretto collaboratore di Pietro Cappella. Sulle ragioni dell’ultima visita dei carabinieri del Ros nella sede del Sannio Alifano, gli investigatori mantengono uno stretto riserbo.

LA NOTA DEL SANNIO ALIFANO:

Nella giornata di lunedì scorso, a seguito di una richiesta di copia di documentazione avanzata agli inizi del mese di luglio dal Comando Provinciale di Caserta, i Carabinieri hanno ritirato presso il Consorzio i faldoni relativi ad una gara d’appalto bandita dall’Ente nel 2005 ed affidata mesi dopo alla ditta Giovanni Malinconico S.p.A., i cui lavori sono stati regolarmente eseguiti, consegnati e rendicontati alla Regione Campania ben 10 anni fa. 
 
L’attività d’indagine non riguarda minimamente nè il Consorzio nè l’Amministrazione in carica presieduta dal Prof. Pietro Andrea Cappella, insediatasi ricordiamo solo nel 2011, tanto è vero che nessuna perquisizione è stata eseguita presso gli uffici del Consorzio, tanto meno la Presidenza che mai potrebbe essere coinvolta in una vicenda risalente al 2006, e che da parte dei vertici dell’Ente c’è stata la massima collaborazione nel riscontrare la richiesta scritta di atti a suo tempo trasmessa dalla Benemerita, su delega dell’Autorità Giudiziaria”.

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