Mignano Montelungo – Esplode un ordigno, probabilmente un residuato dell’ultima guerra mondiale, e un 60enne rischia la vita. Tutto sarebbe avvenuto questa sera a Mignano Montelungo quando Angelo Andreoli stava lavorando con un decespugliatore su un terreno di sua proprietà, non lontano da casa. Tutto procedeva normalmente, fin quando la lama dell’attrezzo non è giunta nei pressi di alcuni sassi. Improvvisamente, avrebbero riferito alcuni familiari, una fiammata e un boato. Angelo sarebbe stato scaraventato ad alcuni metri di stanza, quattro dita della mano sinistra tagliate, un grosso buco sull’addome e ferite da taglio su tutto il corpo. Gli stessi familiari avrebbero caricato su un’automobile per raggiungere il più rapidamente possibile il pronto soccorso di Venafro. Qui, i medici, dopo le primissime cure, avrebbero deciso di trasferire Andreoli presso l’ospedale di Isernia. Probabilmente, saranno i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, competenti per territorio, a spiegare l’esatta dinamica dei fatti che hanno determinato il ferimento di Angelo Andreoli.
