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CASERTA / LATINA – Mercato della frutta, Camorra monopolio su camion: Per consumatori tassa mafiosa del 15%

CASERTA / LATINA – Camorra, Dia: “Prezzi ortofrutta gonfiati da patto criminale tra Mallardo e Casalesi”. “Per consumatori tassa mafiosa del 15%”.  Da Brescia a Bologna, da Avezzano a Palermo. E’ la logistica dei clan, una rete di camion, mediatori, trasportatori, uomini di affari e semplici caricatori. Con al centro il Mercato ortofrutticolo di Fondi e – in epoca più recente – il centro ortofrutticolo di Giugliano, in provincia di Napoli. Un monopolio del trasporto di frutta e verdura, dal pachino della piana di Ragusa fino ai funghi commercializzati nel centro del sud pontino, spartito tra il cartello dei casalesi e il clan Mallardo, che poteva contare su un patto con la Cosa nostra catanese, pronta lasciare spazio ai campani.

I 20 arrestati nell’ambito dell’operazione Gea avevano ruoli ben precisi nel sodalizio criminale facente capo al clan Mallardo che controllava il mercato ortofrutticolo.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

(in carcere)
Luigi TERRACCIANO, inteso “Giggino”
Sossio CAPASSO, inteso “Lelluccio”,
Raffaele PALMA, inteso “foglio di carta”
Salvatore D’ALTERIO,
Agostino D’ALTERIO
Antonio PICARDI,
Patrizio PICARDI inteso “o Patrizio e/o o nasone”, n
Gregorio Raffaele MALLARDO,
Giulio PANICO,

(agli arresti domiciliari)
Libero FRONTOSO, inteso “Lino”,
Angelo MILIONE
Gianluca OLIVIERO inteso “Lucariello”
Salvatore D’ALESSANDRO, inteso “Totò”
Francesco MILITELLO, nato a Niscemi
Ignazio ANTIGNANO
Luigi MICILLO
Giovanni PRAGLIOLA
Giuseppe PRAGLIOLA
Nunzio VENERUSO
Nicola ANTIGNANO

Gli investigatori del centro di Roma della Dia non hanno mai mollato l’osso. Già nel 2010  – con l’operazione sud pontino – l’antimafia aveva scoperchiato il business in mano alle famiglie Pagano e D’Alterio, gruppo che gestiva il monopolio dei trasporti del Mof di Fondi. Anni di intercettazioni, partite nel 2005 e poi proseguite – fino a qualche mese fa – anche dopo gli arresti e le prime sentenze di condanna hanno dimostrato come le mani della camorra sulla frutta e la verdura siano da sempre ben salde. Il gruppo colpito cinque anni fa non aveva abbandonato l’obiettivo del controllo dei trasporti, riuscendo – già qualche mese dopo gli arresti del 2010 – a ricontattare i clienti, riprendendo in mano gli automezzi sequestrati.

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