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SESSA AURUNCA – Sgambato a Valogno, ascolta tutti e assicura: non sto a Roma per scaldar sedia

SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – La Sgambato a Santa Maria a Valogno per iniziare il suo tour sul territorio sessano. Si è appena svolto nel salone parrocchiale della frazione delle Toraglie un incontro ascolto con la deputata sammaritana Camilla Sgambato. Un incontro organizzato dal suo consigliere politico Basilio Vernile e dal sacerdote della parrocchia Don Noberto D’Amelio.
Vernile ha introdotto l’incontro evidenziando che la deputata sarà presente sul territorio a cadenza fissa per recepire tutte le istanze dei cittadini e portarle nei luoghi deputati.  “In campagna elettorale si parla ora si ascolta – ha sottolineato la Sgambato – Quando ai cittadini si chiede il voto si fa un patto. Non si va sui territori a chiedere i voti e poi si scappa via. Il voto deve essere dato in maniera libera e non condizionate da promesse che non si mantengono”. La deputata ha ricordato che la sua prima uscita pubblica da parlamentare è stata a Santa Maria a Valogno in quella che ha definita “suggestiva fiaccolata”. “Ho fatto una promessa a me stessa, non starò in parlamento a scaldare una sedia. Come insegnante non l’ho fatto e non lo farò da parlamentare”. Sgambato si è soffermata sulla legge della buona scuola: “Nella legge della buona scuola bisogna insegnare ai bambini il rispetto delle differenze che già sono descritte nell’articolo tre della costituzione. Nelle scuole assistiamo spesso ad episodi di bullismo ed altro che una scuola basata sul rispetto delle differenze non  può accettare. Bisogna far comprendere ai bambini che le differenze vanno tutelate e creare l’accoglienza. Non c’è nulla di quello scritto sui giornali o altri sull’educazione sessuale che sta spaventando le famiglie”. Un dibattito acceso dove la deputata ha fatto comprendere che il parlamento sta varando una nuova visione della scuola che va verso il superamento delle differenze. Si è anche discusso del problema della paventata chiusura dell’ufficio postale di San Martino a causa della razionalizzazione di poste Italiane. La Sgambato già in passato si era fatta portavoce di un’interrogazione parlamentare sulla razionalizzazione. “Un vecchietto da questa realtà si deve spostare all’ufficio postale di Sessa percorrendo decine di chilometri di strade tortuose  è pazzia”, ha sottolineato Vernile. “Mi sembra assurdo anche perché ci sono delle zone dal punto di vista geografico che hanno delle differenze da altre, come quelle disagiate delle Toraglie”, ha evidenziato la deputata. Quest’ultima si è impegnata ad intervenire con la direzione di Poste  italiane per cercare di evitare questa chiusura.

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