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Pignataro Maggiore – Dolore e rabbia per l’ultimo viagigo di Lorenzo Borrelli. La città piange l’operaio schiacciato da un carrello ponte

Un moomento del funerale di  Lorenzo Borrelli

Una folla commossa ha accompagnato Lorenzo Borrelli nel suo ultimo, prematuro, viaggio. Rabbia e Dolore i sue sentimenti che hanno caratterizzato l’intero funerale. Inconsolabile la moglie e i familiari dell’uomo.

Quattro persone sarebbero finite nel registro degli indagati. Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore dovranno accertare eventuali responsabilità nella morte di Lorenzo Borrelli, schiacciato da un carrello-ponte.

Gli indagati
Gli inquirenti lavorano per accertare eventuali responsabilità del direttore della struttura  produttiva di Pignataro Maggiore, del responsabile della sicurezza dello stabilimento pignatarese, del responsabile della produzione e  quella dell’amministratore delegato dell’intero gruppo. Sarebbero loro, per ora, le quattro figure iscritte nel registro degli indagati della Procura di Santa Maria Capua Vetere.  Tuttavia, al momento, non si può escludere un allargamento dell’inchiesta che potrebbe coinvolgere altre figure dell’organigramma aziendale della Rieter.

I funerali
Ieri, intanto, è stato eseguito, a Caserta,  l’esame medico legale sul corpo dell’operaio. Oggi  si svolgeranno i funerali, il sindaco di Pignataro Maggiore – Raimondo Cuccaro – ha decretato il lutto cittadino. Ad accompagnare Lorenzo nel suo ultimo viaggio ci saranno i circa 300 compagni di lavoro e l’intero paese.
“Ancora una volta la provincia di Caserta viene colpita da un terribile lutto” si legge nella nota a firma del Segretario Provinciale della Ugl Sergio D’Angelo “nulla potrà consolare questa famiglia, ma almeno si faccia piena luce sull’accaduto ed emergano con chiarezza le responsabilità. Una morte sul lavoro non è mai una tragica fatalità” ha aggiunto il Coordinatore del settore industria Ferdinando Palumbo. Le morti sul lavoro – ha spiegato il segretario provinciale del Partito Democratico, Dario Abbate, sono una piaga tragica e inarrestabile a cui il Governo non riesce a dare una risposta efficace. Continua il bollettino di guerra dei caduti per lavoro in provincia di Caserta. E’ assurdo – spiega il segretario dei democrati- che là dove il lavoro c’è, metta addirittura a rischio la vita di chi lo espleta”.

I fatti
Il dramma si è consumato l’altra mattina, intorno alle ore sette del mattino, l’operaio doveva sistemare una lastra di gomma  che il carello-ponte non aveva posizionato in maniera ottimale sulla piastra di riscaldamento.
Lorenzo ha tentato di far ripartire l’impianto ma sarebbe stato colpito al capo dal meccanismo  d’alluminio  che serve per trasferire i materiali sul piano di riscaldato. Probabilmente ha perso conoscenza mentre il carrello continuava a scendere, schiacciandolo. La linea di produzione è stata sequestrata dalla Procura che conduce le indagini per accertare eventuali responsabilità e violazioni delle norme di sicurezza. Lorenzo era da poco entrato in fabbrica per iniziare il turno delle 6, aveva dato il cambio al fratello Pietro.

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