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NAPOLI – Rinviato il primo consiglio regionale, Graziano: rissa evitata

NAPOLI – Rinviato il consiglio regionale, doveva essere il primo dell’era De Luca. Ha prodotto i primi effetti, quindi, la decisione del presidente del Consiglio Matteo Renzi di sospendere Enzo De Luca ha paralizzato l’attività della Regione Campania. Non ci sarà, infatti, alcun consiglio nella giornata di domani, la seduta fissata è stata rinviata a data da destinarsi. La decisione è stata adottata dal consigliere anziano Rosetta D’Amelio d’intesa con lo stesso De Luca: l’orientamento è quello di presentare subito un ricorso urgente alla magistratura ordinaria per chiedere la sospensione della sospensiva. Riamndata ad altra data, la presa d’atto della proclamazione degli eletti, l’elezione del presidente del Consiglio e dell’ufficio di presidenza.
Sul rinvio ha le idee chiare il neo consigliere regionale Stefano Graziano: “bocca asciutta per chi voleva la rissa. Condivido in pieno la decisione presa dai capigruppo di maggioranza di rinviare la prima seduta del Consiglio regionale”.  Così il presidente del Partito Democratico campano e consigliere regionale Stefano Graziano. “E’ una scelta – continua – di grande responsabilità istituzionale. La risposta adeguata a quanti, dopo aver minacciato esposti e denunce, erano già pronti a trasformare l’aula consiliare nella succursale di un commissariato di polizia qualora De Luca avesse indicato i componenti della giunta e il vicepresidente. Il centrosinistra, dopo che Renzi ha applicato la legge rifuggendo da provvedimenti ad personam, dimostra di avere rispetto per le istituzioni e per gli elettori mentre non si può dire lo stesso di chi non accettando la sconfitta sancita dalle urne sarebbe anche pronto a tornare immediatamente al voto, arrecando un grave danno al bilancio pubblico. Se ne facciano una ragione porteremo la Campania fuori dalle sabbie mobili”. Per Graziano, infine, è indifferibile la modifica della legge Severino: “Renzi ha dimostrato, senza indugi, di aver applicato la legge ma, al di là del caso De Luca, è necessario che il Parlamento migliori il provvedimento in vigore, seguendo i suggerimenti tracciati dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone”.
stefano-graziano

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