VAIRANO PATENORA – Un anno, e più, per deliberare l’incarico all’ufficio tecnico di verificare se il comune è proprietario dell’Abbazia della Ferrara. Più di un anno, da parte della giunta – guidata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo – per produrre un semplice atto del genere. E’ il segno evidente della poca importanza che l’amministrazione attribuisce ad un monumento unico nel suo genere che custodisce un tesoro unico al mondo. Ma non c’è da meravigliarsi in un paese dove si crede che una semplice ordinanza che regolamenta la musica nei locali, possa determinare il futuro della città. L’abbazia della Ferrara, adeguatamente restaurata e valorizzata potrebbe, da sola, essere il volano per una economia turistica capace di coinvolgere l’intero territorio.
Per tutte queste ragioni la delibera 96 dello scorso 18 giugno potrebbe rappresentare una Caporetto per la macchina amministrativa vairanese. Certo, perché oltre un anno fa (era il 27 febbraio del 2014), durante una conferenza dei servizi proprio sulla vicenda della Ferrara, tutto fu fermato e sospeso in attesa di accertare la proprietà. Bisognava, affermò in quella sede Cantelmo, dare incarico ad un professionista per seguire l’intera procedura. Una cosa semplicissima. Eppure è servito oltre un anno per dare quel semplice mandato al tecnico comunale.
La speranza, ora, è che non passi un altro anno prima dell’accertamento della proprietà. Non va dimenticato che il monumento è sotto costante pericolo di crollo e che l’affresco – unico al mondo – che ritrae Celestino V ancora frate potrebbe essere cancellato per sempre.
Per qualsiasi amministrazione comunale questa dovrebbe essere una priorità, assoluta.
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