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CALVI RISORTA – Rifiuti sepolti, Bonacci: si scopre l’acqua calda. Si conosceva già tutto da 20 anni. Ecco gli atti

CALVI RISORTA / SPARANISE – “Dopo l’immane danno, risparmiateci la beffa! Il cimitero dei rifiuti industriali nell’area Pozzi giace lì da anni e da anni ne è stata denunciata l’esistenza alle Istituzioni di ogni ordine e grado. Comitati (soprattutto), singoli cittadini, alcuni amministratori hanno messo tutto nero su bianco e l’hanno portato in piazza. La “scoperta” del già noto sa di beffardo show. La stampa ha il dovere di informare secondo verità, risparmiandoci se possibile questo amaro sensazionalismo. C’è troppa tristezza, troppi drammi, troppa rabbia sulla nostra terra per sopportare oltre.  Per rendere l’idea, basti questo elaborato datato 1998: si parla già, espressamente di discarica industriale. Nomi, fatti e responsabilità vanno accertati e riaccertati con serietà. Il jolly dei pentiti e le prodezze degli investigatori teniamoli in serbo per altre occasioni. In questo caso, è sufficiente agire sui dati di fatto”.
Sono affermazioni di Antonello Bonacci, consigliere comunale di oppisione di Calvi Risorta affidate ai social network .  Bonacci riconosce ai comitati civici, soprattutto  del Comitato per L’Agro Caleno, un ruolo fondamentale nella lotta per la bonifica del sito. Già in precedenza, lo stesso Bonacci  ha fatto una serie di richieste sulla vicenda, consegnando foto e denuncia alla Procura della Repubblica. Molto prima fu l’amministrazione di Sparanise a coinvolgere sulla questione alcuni parlamentari del territorio. Qualche anno fa, il comandate della polizia muncipale di Calvi Risorta, ha redatto – dopo accurat indagini – un corposo fascicolo consegnato poi ai magistrati.

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