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CAPRIATI A VOLTURNO – Cultura e tradizione, gli alunni delle primarie protagonisti

CAPRIATI A VOLTURNO (cs) – Cultura, tradizione e divertimento v’è stato mercoledi 10 giugno in Capriati a Volturno nell’anfiteatro comunale. Alle ore 21 la Pro Loco Capriatese ha saputo portare all’attenzione delle popolazioni non solo di Capriati -ma anche dei limitrofi Comuni di Gallo Matese, Letino, Fontegreca e Prata Sannita- opere teatrali, costumi tradizionali di Gallo e suoni, canti e balli tipici dell’area matesina. I protagonisti sono stati gli alunni della scuola media e della IV e V elementare di Gallo Matese, i quali -sotto la direzione della prof.ssa Adele Amato, anche presidente della Pro Loco Capriatese, dell’insegnante Maddalena Pilla e del professore di artistica Pietro Valle- hanno interpretato, in uno scenario pieno di musiche e colori, due rappresentazioni teatrali, la prima tratta dall’opera di Luigi Pirandello “L’Uomo dal Fiore in Bocca”, e, la seconda, dall’opera di Edoardo De Filippo “Ha da passà ‘a nuttata”. A queste due rappresentazioni ha fatto seguito un’interpretazione tradizionale sempre dei ragazzi di Gallo Matese sulle acque del loro territorio comunale: l’Acqua di Capolemandre, quella du ru Palumme e quella du ru Muline. Sicuramente più note erano le trame delle opere di Pirandello e di De Filippo, singolare, invece, quella tradizionale locale sulle Acque. In pratica, in quest’ultima interpretazione, un gruppo misto di giovannissimi attori gallesi, con tre ragazze vestite di azzurro in primo piano che simboleggiavano appunto dette famose tre acque, si contendevano il primato di quale fosse tra loro l’acqua più importante. L’Acqua di Capolemandre vantava di essere la più fresca e la più limpida laddove le donne si recavano a fare il bucato, mentre l’Acqua du ru Muline vantava di essere importante perché tradizionalmente indispensabile per la molitura, mentre l’Acqua du ru Palumme vantava di sorgere sotto il Monte Selvone e di essere quella indispensabile per l’abbeveraggio delle greggi. L’interpretazione era divertentissima per le singolari battute dialettali che i giovani attori si scambiavano.
Ringraziamenti vivissimi venivano fatti alla presidente della Pro Loco Capriatese prof.ssa Adele Amato ed agli altri professori organizzatori da parte del sindaco di Gallo Matese Giovanni Palumbo, del presidente della Pro Loco di Gallo Matese Michele Vaccaro, del parroco di Capriati a Volturno don Davide Vella, del responsabile del Plesso di Gallo prof. Luigi Paterno, i quali non potevano non sottolineare con quanta bravura si erano esibiti i giovani attori in tutte le loro interpretazioni.
La magica serata proseguiva con l’esecuzione, in costume tipico tradizionale di Gallo Matese, di balli e canti al suono anch’esso tipico degli organetti. Insomma la manifestazione ha saputo coniugare in sè la cultura, la tradizione e il divertimento.

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