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CASERTA – Firema, salta l’incontro al Mise: gli operai occupano il ministero

CASERTA — Momenti di tensione si sono avuti al Ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma, per la protesta dei delegati della «Firema», azienda casertana che produce carrozze ferroviarie. Lo si apprende da fonti sindacali che spiegano che i delegati erano stati convocati insieme ai sindacati locali e nazionali dei metalmeccanici per discutere della cessione della società a una New.Com formata dall’azienda piemontese «Blutech» (70%) e dalle campane Cometav, di Torre Annunziata, e Miri, di Napoli. I delegati sindacali, appreso dell’assenza di rappresentanti dell’acquirente e di esponenti di primo piano del Ministero, hanno occupato per tre ore l’ufficio dove era previsto l’incontro. La situazione è tornata alla calma – sempre secondo quanto riferiscono i sindacati a Caserta – solo dopo l’arrivo del sottosegretario Simona Vicari. L’azienda, che ha stabilimenti a Caserta, Milano, Spello (Perugia) e Tito (Potenza) e impiega oltre 500 lavoratori, è gestita dall’agosto 2010 dal commissario Ernesto Stajano, nominato dal Governo sulla base della legge Marzano. Il commissariamento, già prorogato di tre mesi nel marzo scorso, scadrà il 17 giugno prossimo e nel caso in cui per quella data non si dovesse perfezionare la cessione, i libri contabili dell’azienda finiranno in tribunale. Una nuova riunione al Mise è stata convocata per il 10 giugno. In contemporanea ci saranno 8 ore di sciopero e un presidio dei lavoratori davanti al Mise. «Invitiamo i parlamentari e consiglieri regionali dei territori interessati a presenziare alla riunione del 10 giugno – afferma il leader segretario della Uilm di Caserta, Antonello Accurso – perché la Firema non può chiudere. Sarebbe una grave colpa e una responsabilità di tutta la politica locale ma soprattutto nazionale. Il Governo, presentando e sostenendo la proposta vincolante d’acquisto da parte della New.Co, si è assunta un’importante responsabilità». La proposta delle tre società acquirenti, che il 28 maggio scorso hanno disertato l’incontro dal notaio, fissato per ultimare l’acquisto, prevedeva oltre 100 esuberi tra i dipendenti. «Un eventuale fallimento di Firema sarebbe una cosa inaccettabile – dice il segretario della Fiom-Cgil di Caserta, Massimiliano Guglielmo – la politica, che ha gravi responsabilità, deve trovare subito una soluzione perché Firema è ancora pienamente operativa e produce utili». (corm.mez.)

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