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Sant’Angelo D’Alife – Sogna un castello e lo realizza abusivamente, imprenditore sotto processo

Il castello abusivo realizzato nel cuore del parco del Matese

Sant’Angelo d’Alife. Castello abusivo, 46enne finisce sotto processo. Secondo l’accusa, Giuseppe D’Achille, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, procedeva alla realizzazione di variazioni di destinazioni d’uso, con esecuzione di opere, ove al posto di depositi, stalle e locali di conservazione di prodotti agricoli si riscontrano ambienti abitati. L’imputato costruiva anche un muro di sostegno e di recinsione, una piscina e ricavava un ulteriore vano interno da destinare a bagno su cui veniva sovrapposto un primo piano di uguali dimensioni e un balcone esterno, nonché due torri anteriori di forma circolare unite da un ingresso e un’altra torre posteriore ove si era in procinto di realizzare una scala per l’accesso al piano superiore. Un vero e proprio castello. D’Achille – sempre secondo la Procura della Repubblica – edificava tali strutture in cemento armato in assenza di un progetto esecutivo, di denuncia dei lavori dello Sportello Unico dell’Edilizia e senza la direzione da parte di un tecnico competente. Il tutto posto in essere in zona sottoposta a vincolo sismico. Fatto accertato il 16 aprile 2009 in contrada San Nicola a seguito di un’azione congiunta effettuata dalla polizia municipale santangiolese e dai carabinieri. Ieri mattina sarebbe dovuto scattare il processo a carico dell’uomo – residente ad Isernia – presso il Tribunale di Piedimonte Matese, ma il Got dott. Carmela Sorgente ha rinviato l’inizio dell’istruttoria al prossimo mese di maggio perché la causa deve essere trattata da un magistrato togato. Nel procedimento, il Comune di Sant’Angelo d’Alife e la Regione Campania risultano persone offese.
 Francesco Mantovani

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