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MARZANO APPIO – Stragi naziste, quando Alfonso de Quattro commosse i tedeschi. Ora la giunta vuole la medaglia d’oro.

MARZANO APPIO (di Nicolina Moretta) – In occasione del 25 Aprile, giorno della Liberazione, al Comune di Marzano Appio è pronta una delibera di giunta per la richiesta di una medaglia d’oro al valore militare, per la strage nazista avvenuta il 10 Ottobre del ’43 , nella frazione di Campagnola, del Comune di Marzano Appio. Allora, la regola nazista era che per ogni tedesco ammazzato dovevano essere uccisi 10 italiani. A Campagnola fu ucciso un tedesco. Iniziò il rastrellamento dei cittadini. Nel paese furono ore di terrore. Molti uomini fuggirono nei castagneti. Altri furono catturati: Luigi De Quattro, Paolo De Quattro, Vincenzo De Quattro, Paolo Antonio Loffreda, Giacomo Marcello, Antonio Martino, Patrizio Martino.  I loro nomi, oggi sono scritti su una lapide commemorativa dei caduti della Seconda guerra Mondiale, sita al centro del paese di Campagnola. Là dove furono uccisi i campagnolesi.

Lo straordinario caso di Alfonso De Quattro
Man mano che venivano catturati, venivano impietosamente trucidati. Quando fu catturato dai nazisti Alfonso De Quattro e i suoi 9 figli piccoli videro il loro giovane padre nelle mani dei tedeschi, corsero tutti intorno al padre, lo abbracciarono e lo tirarono ognuno a sé, piangendo e gridando:- Papà mio! Papà mio! A quel punto le donne anziane di Campagnola raccontano che le campane della chiesa suonarono da sole. Ma, comunque, un tedesco si commosse alla vista del giovane padre cinto dai nove figli e così Alfonso De Quattro fu liberato. Fu fermato il rastrellamento degli italiani e al posto dei 3 italiani che mancavano per raggiungere il numero 10, furono uccisi degli animali.

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