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Andrea Leone

AILANO – Andrea, forse, morto per malasanità. Il padre punta l’indice contro il 118: sono arrivati con il defibrillatore scarico. Denuncerò tutti

AILANO – Il caso della morte di Andrea Leone si tinge ancor più di giallo tanto da sfiorare l’ipotesi di un caso di malasanità. E’ lo stesso padre del 27enne a puntare l’indice contro una “piccola” “coincidenza” che potrebbe essere costata la vita ad Andrea: «Quando sono arrivati gli operatori del 118, ripeto, dopo un’ora, mio figlio era ancora vivo. Hanno preso il defibrillatore ma era scarico».  E’ una ulteriore ombra che si allunga sul caso della morte Andrea Leone, 27 anni di Ailano, che la notte tra il 23 e il 24 febbraio è deceduto. Il padre ha inteso fare chiarezza sulla vicenda chiarendo che:  “Per il medico di base si trattava di influenza, abbiamo chiamato il 118. Prima però è arrivata la guardia medica che ci ha confermato la diagnosi dell’influenza. Quando sono arrivati gli operatori del 118, dopo un’ora, mio figlio era ancora vivo. Hanno preso il defibrillatore ma era scarico. Attendiamo che si svolga l’esame medico legale per accertare l’orario della morte, soprattutto, e poi denuncerò tutti”.

Il personale del pronto soccoro respingono le accuse:
“I fatti, oggettivi, non sono assolutamente quelli che sono stati riportati dal signor Leone. Innanzi tutto l’ambulanza per percorrere il tragitto da Piedimonte Matese ad Ailano ha impiegato sedici minuti e tenete conto che la strada era viscida per la pioggia. Appena siamo giunti sul posto, vi era una dottoressa della Guardia Medica che ci ha detto che non c’era più nulla da fare, perchè Andrea era deceduto. Noi, non sapendo se era stata praticata o meno la manovra del massaggio cardiaco, invece di andare via, siamo rimasti sul posto e abbiamo fatto il massaggio cardiaco e usato il defibrillatore, funzionante e attivo. Tanto è che l’apparecchio rilascia anche la schermata per ricevuta e l’abbiamo messa agli atti. Così come anche il percorso dell’ambulanza è stato registrato, come del resto sempre avviene. Infine, ma non meno importante, il giovane Andrea era stato visitato precedentemente dal suo medico di famiglia che lo rassicurava che era affetto da influenza. Coincidenza ha voluto che la notte sul luogo della tragedia, tra il personale della Guardia Medica intervenuta vi era la moglie del medico di famiglia del giovane, ossia la dottoressa che ci aveva detto al nostro arrivo, non c’è più nulla da fare. Noi e lo ribadiamo anche perchè siamo letteralmente indignati per quanto è accaduto, siamo andati ben oltre quello che era il nostro dovere, assumendoci anche la responsabilità di chiamare, tramite il 118, la nostra centrale operativa, i Carabinieri, perchè era giusto che indagassero sulla morte di un ragazzo di appena 27 anni. Allora ci chiediamo e vi chiediamo, perchè è capitato tutto questo? Perchè attaccare un equipaggio di un’ambulanza che ha dato tutto se stesso per cercare di salvare una vita? Bisogna avere una coscienza. Capiamo il dolore, sappiamo che è impossibile rassegnarsi di fronte ad una morte tanto assurda quanto incredibile, ma noi quali colpe abbiamo? A chi è preposto a stabilire la verità, l’ardua sentenza”.

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5 commenti

  1. Landolfi Michele il tecnico comunale di Baia e Latina si ricoverò in clinica a Piedimonte per un calcolo alla vescica e ne uscì morto. Malasanità a 360 gradi. Malaugurato chi ci capita.

  2. ILSOLITO…solo Landolfi Michele??? E mio nonno??? Per non parlare di tanti altri….Io non so se è vero quello che dice il padre di questo ragazzo perché non ero li non li conosco e non posso giudicare, ma certo è che una persona che muove tale accuse tanto scemo non è!!! In Italia non solo a Piedimonte Matese siamo messi male e lo abbiamo visto e letto in questi giorni che sta accadendo da vergognarsi, i nostri soldi buttati nel cesso chi si ingozza e mette tutto nelle tasche e chi muore, gli venisse un……al cervello a sti maledetti.

  3. Chissà quanti altri vengono lasciati morire o di peggio. Stamattina per TV un giovane ha denunciato la morte della madre perchè operata più volte di un tumore inesistente. Alla fine è morta. Intestino lacerato per 50 cm. Ma questi schifosi e senz’anima macellai chi li ha messi a fare i medici e paramedici?

  4. Premetto di essere enormemente dispiaciuto per quando accaduto a questo giovanissimo ragazzo , prego il signore Dio che possa accogliere esso nel alto dei cieli donandoci la pace eterna. Sentite condoglianze alla Famiglia Leone

  5. E’ probabile che il defibrillatore era scarico evidentemente qualche “AUTISTA” era preso a curare il suo corpo presso qualche istituto di bellezza dimenticandosi di fare il proprio dovere altre volte invece pensano di arrotondare a fine mese lo stipendio e sono presi a fare telefonate…….. Sentite condoglianze alla famiglia Leone e fate bene a far fare luce su questa vicenda.