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CASERTA – Truffe alle assicurazioni, arrestato anche un medico e un avvocato

CASERTA –  Nella mattinata odierna, nelle province di Napoli e Caserta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su conforme richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 31 persone, tra le quali un soggetto ritenuto elemento di spicco del clan “dei casalesi” – fazione Bidognetti, quattro avvocati ed un medico (2 misure cautelari in carcere, 22 agli arresti domiciliari, 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dall’esercizio della professione forense)
I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’attività d’indagine – denominata Operazione CRASH – avviata per arginare il dilagante fenomeno delle truffe in danno di società assicurative attraverso la richiesta di risarcimento per sinistri stradali fittizi, fenomeno che nelle province di Napoli e Caserta spesso si connota per il coinvolgimento di appartenenti a clan camorristici e/o di soggetti insospettabili ad essi riconducibili. Nel gruppo criminale individuato, infatti, oltre gli ordinari attori di siffatte condotte delittuose, quali avvocati, medici, tecnici radiologi, titolari di officine meccaniche e di agenzie di pratiche automobilistiche ed altri comuni cittadini, figura anche un soggetto ex cognato di BIDOGNETTI Francesco, capo storico dell’omonimo gruppo criminale.
Le indagini hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento ai quali, a vario titolo, vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alle commissione di truffe assicurative (aggravata dall’utilizzo del cd. metodo mafioso per quattro soggetti), estorsione, falsa testimonianza innanzi all’autorità giudiziaria, falso in scritture pubbliche e private, corruzione in atti giudiziari. In particolare, è stata accertata l’esistenza di un sodalizio criminoso, composto da soggetti che hanno costituito e gestito una associazione a delinquere stabilmente dedita, con modalità organizzate ed attraverso l’attivazione di innumerevoli e distinte controversie giudiziarie civili, alla truffa in danno di svariate società di assicurazione, le quali spesso erano indotte a definire con accordi stragiudiziali le vicende risarcitorie connesse a sinistri automobilistici, in realtà mai verificatisi. Tale condotta di reato ha garantito al sodalizio notevoli vantaggi economici, quantificabili in circa un milione di euro complessivi, contribuendo, peraltro, all’ingolfamento della già sovraccarica macchina giudiziaria. In particolare, nell’ambito della presente indagine sono stati accertati ben 76 truffe.
Nell’associazione descritta risultano essere coinvolti professionisti del campo giudiziario e medico, nonché titolari di agenzie pratiche auto, faccendieri ed affaristi vari, i cui contributi hanno permesso al sodalizio di acquisire notevoli profitti illeciti.
Il canale delittuoso delle truffe in danno di compagnie di assicurazione si è rivelato talmente redditizio da attrarre l’interesse della criminalità organizzata di stampo camorristico, soprattutto nella provincia di Caserta, tanto che tra gli indagati compare FIORETTO Giosuè (anche quale autore di una condotta estorsiva perpetrata con chiare modalità di intimidazione camorristica), convivente di CARRINO Emiliana, sorella di Anna, attualmente collaboratrice di giustizia e già compagna di BIDOGNETTI Francesco, uno dei capi storici del sodalizio casalese.
Il sistema utilizzato dall’organizzazione si basava su una serie di figure:
meri attori del falso sinistro, consapevoli e perciò compartecipi dell’associazione, che agivano dietro corresponsione di un compenso in denaro; gli stessi si dividevano in due tipologie: i proprietari di autovetture, i quali consegnavano i propri documenti ad agenzie compiacenti permettendo che fossero utilizzati per istruire le false pratiche di risarcimento; false vittime, le quali si prestavano ad attestare falsamente lesioni asseritamente patite a seguito di incidenti mai verificatisi;
procacciatori: che si occupavano di reclutare e tenere i contatti con le persone da inserire nelle denunce quali vittime o autori del sinistro o, ancora, come falsi testimoni, versando loro il compenso pattuito dopo la liquidazione dell’assegno di risarcimento;
titolari di Agenzie Infortunistica Stradale, i quali curavano la creazione ex novo di pratiche di infortuni stradali in realtà mai verificati, che corredavano con avvisi di ricevimento delle Poste Italiane spa falsificati mediante l’apposizione di falsi timbri postali ovvero di falsi timbri di ricezione delle società assicuratrici apparentemente destinatarie. Tale documentazione veniva poi utilizzata per incardinare liti giudiziarie e convenire in giudizio le ignare compagnie di assicurazione;
medici ed esercenti abusivi della professione odontotecnica: che certificavano le false lesioni dietro compenso;
tecnici radiologi ed impiegati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, i quali sottoponevano altri indagati ad esami TAC e radiologici che poi venivano alterati quanto al nominativo ed alla diagnosi;
avvocati: avevano il compito di seguire professionalmente i sinistri fino ad arrivare alla controversia giudiziale avanti ai Giudici di Pace, nel caso in cui fosse stata presentata opposizione al risarcimento da parte della compagnia assicuratrice;
falsi testimoni: fornivano la loro testimonianza “addomesticata” dietro compenso, permettendo in tal modo all’organizzazione di conseguire il risultato giudiziario (e soprattutto economico) favorevole.
Di seguito viene riportato l’elenco dei destinatari del provvedimento, suddivisi per tipologia di misura irrogata:
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:
FIORETTO Giosuè, 49enne di Mugnano Napoli, detenuto;
NAPOLETANO Fulvio, 46enne di Napoli, impiegato presso Agenzia Sviluppo Settore Ippico;
ARRESTI DOMICILIARI:
AMENDOLA Ciro, 39enne di Portici, disoccupato;
BATTISTA Eugenio, 66enne di Napoli, dipendente ASL NA1;
BIANCO DI VAIO Patrizia, 54enne di Napoli, casalinga;
CANTALUPO Alfonso, 69enne di Napoli, pensionato;
CANTALUPO Michele, 43enne di Napoli, operaio;
CAPANNA Alessandro, 42enne di Napoli, disoccupato;
CICIA Salvatore, 50enne di Napoli, disoccupato;
CIOTOLA Antonio, 49enne di Melito, operatore ecologico ASIA Napoli;
DE ROSA Luigi, 47enne di Cercola, imprenditore;
DURACCIO Tommaso, 41enne di Cercola, odontoiatra;
ESPOSITO Ciro, 47enne di Napoli, disoccupato;
ESPOSITO Salvatore, 46enne di Giugliano in Campania, portiere;
FIERRO Massimiliano, 41enne di San Giorgio a Cremano, disoccupato;
IZZO Eugenio, 47enne di Napoli, avvocato del foro di Napoli;
LA GATTA Luigi, 48enne di Napoli, avvocato del foro di Napoli;
LUFINO Irma, 41enne di Napoli, disoccupata;
MACCHIA Alfonso, 58enne di Marano di Napoli, infermiere ASL NA1;
MACCHIA Vincenzo, 44enne di Marano di Napoli, perito assicurativo;
MOCERINO Gennaro, 57enne di Afragola, avvocato del foro di Napoli;
MOLARO Paolino, 40enne di Nola, collaboratore di studio legale;
RAIA Daniela, 32enne di Marano di Napoli, titolare agenzia di infortunistica stradale;
SALEMME Francesco, 40 enne di Forio d’Ischia, medico con specializzazione in ortopedia in servizio presso CTO di Napoli;
OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.:
GALIANO Lucia, 48enne di Marano di Napoli, disoccupata;
GELOTTO Anna, 43enne di Quarto, disoccupata;
MALVASIO Giuseppe, 59enne di Na – Pianura, assistente amministrativo presso Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli;
SACCO Carmine, 47enne di Napoli, pensionato;
SACCO Salvatore, 50enne di Napoli, disoccupato;
VASTARELLA Carmela, 50enne di Melito, disoccupata.
SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE FORENSE:
CALIFANO Immacolata, 42enne di Caserta, avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere.

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