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VAIRANO PATENORA – LA STORIA: Gianluca Tranchedone, da Vairano a Londra per realizzare il suo progetto. In Italia è impossibile. Ecco le ragioni

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IL VIDEO: Gianluca spiega perchè in Italia è difficile realizzare i propri progetti

VAIRANO PATENORA (di Rachele Izzo) – Da Vairano a Londra per realizzare sogni e progetti, impossibili da raggiungere in Italia. Le capacità, in tanti paesi d’Europa, sono premiate. In Italia, invece gli ostacoli sono tanti, troppi, soprattutto quelli burocratici. Gianlunca Tranchedone, 26 anni, originario di Vairano Patenora ha lasciato il nostro Paese già da diversi anni, subito dopo la laurea in lingue e culture comparate (Orientale di Napoli). Ma la chiave del successo è stata la passione per l’elettronica, eredita dal padre. Prima in Olanda, poi in Germania, ora, da un anno e mezzo a Londra dove vive insieme alla moglie, Alessia, originaria di Pomigliano D’Arco. Cocoa Beans Ltd (Chicchi di Cacao s.r.l.) e il nome della sua azienda. Fornisce servizi di consulenza e sviluppa software, in particolare applicazioni per iPhone, iPad e Mac. In un anno e mezzo hanno già comprato casa, circa 400mila sterline. Una grossa cifra di cui una parte coperta da muto ottenuto in appena tre giorni. Per avviare la sua azienda, invece, è bastato un computer, un collegamento internet e poche ore. In Italia sarebbe servito almeno un mese. Gianluca, figlio di un tecnico elettronico, ha provato a lavorare in Italia. Ha capito subito che non esistevano le necessarie condizioni. Prima in Olanda, poi in Germania: contratto favoloso e massima considerazione. Ma non basta. Tranchedone vuole realizzare il suo sogno, sa che il suo progetto è valido: vola a Londra e fonda la sua “Chicchi di Cacao”.

La differenza più evidente fra lavorare in Italia e all’estero?
L’atteggiamento dei datori di lavoro verso i dipendenti: in Italia devi ringraziare il “capo” perché lavori. All’estero è il contrario: Sono i datori di lavoro che ringraziano i dipendenti.

Perché hai scelto l’Inghilterra?
In Italia si pagano troppe tasse. Soprattutto si pagano in anticipo, prima di guadagnare. A Londra paghi solo il 20% di ciò che guadagni. E’ tutto più semplice; non serve un ragionerie oppure un commercialista.

Hai avuto offerte in Italia?
Si, ma “all’italiana”: non prevedevano contributi, non contemplava malattie, né ferie né benefit. All’estero mi hanno pagato anche il costo del biglietto aereo per il colloquio e il fitto per diversi mesi.

La differenza principale fra un giovane italiano e un londinese?
In Inghilterra, quando compi 18 anni e diventi maggiorenne sei semplicemente considerato un uomo o una donna e quindi devi lavorare. In Italia, vedo giovani di 30 anni considerati ancora bambini.

Cosa pensano di Caserta all’estero?
Non sanno proprio dell’esistenza della nostra provincia. Napoli e Pompei sono le città campane più conosciute. Ma sono considerate pericolose e per questo molti turisti preferiscono andare altrove. Anche la Reggia di Caserta è vista come monumento alle porte di Napoli

Cosa suggerisci ai giovani italiani in cerca di lavoro?
Di provare, soprattutto di impegnarsi perché noto che a molti giovani manca la vera passione per il lavoro. Se fai le cose con passione, il successo arriva. Sicuramente per lavori specializzati è molto più facile trovare impiego all’estero. (Giancarlo Izzo – Corriere del Mezzogiorno)

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un commento

  1. E’ un luogo comune quello di sostenere che Italia è la burocrazia il problema. Il problema sono queste m….e di politici e dei loro sciacquini all’interno delle amministrazioni. “Se non mi dai il voto non ti rilascio questo, se non mi fai votare non ti do quest’altro”. Ecco qual’è il problema. Il problema è che al posto delle persone capaci preferiscono mettere ignoranti e asserviti, ladri e condannati; mafiosi e corrotti. Nel Regno Unito, nonostante la facilità burocratica questa gente non otterrebbe neanche il finnziamento per comprarsi un asciugapelli, perchè gli inglesi saprebbero già che i soldi finirebbero in tasca e l’unico lavoro a cui potrebbero ambire è portare i cani a pisciare. Quindi ci sono italiani e italiani. Gli italiani buoni, capaci e onesti vanno via per non essere calpestati da questi buzzurri e quelli che non valgono un c…o rimangono e contnuano a sperare nel voto successivo per vendersi e ottenere qualcosa.