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VAIRANO PATENORA – Merce contraffatta, blitz dei carabinieri al mercato: denunciato ambulante. Multati tre clienti

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VAIRANO PATENORA – Merce contraffatta, blitz dei carabinieri al mercato settimanale, nella frazione Scalo. Un venditore ambulante è stato denunciato mentre tre clienti sono stati multati. Tutto è accaduto domenica scorsa durante un preciso servizio mirato alla repressione del fenomeno della contraffazione. La merce – borse, scarpe e capi di abbigliamento – non presentavano il marchio di conformità CE, e recavano marche contraffatte. Per questa ragione, i carabinieri – guidati dal maresciallo Palazzo, oltre al sequestro dei materiali hanno denunciato il commerciante. Tre clienti – tutte donne della zona – sono state multate. Il fenomeno della contraffazione si presenta come un insieme complesso di violazioni a leggi, norme, regolamenti, vincoli contrattuali che regolano i diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento commerciale di prodotti di ogni genere; esso ha più l’aspetto di un intricato “arcipelago” la cui navigazione è ricca di insidie che non di un territorio omogeneo i cui confini sono immediatamente evidenti. Al centro di questo arcipelago, esistono due realtà particolarmente massicce: le merci contraffatte, cioè quelle merci che recano ILLECITAMENTE un marchio identico ad un marchio registrato (“Counterfeit trademark goods” secondo la definizione data dal WTO negli accordi TRIPS);
le merci usurpative, cioè quelle merci che costituiscono riproduzioni illecite di prodotti coperti da copyright, modelli o disegni (“Pirated copyright goods”). Attorno a queste due tipologie predominanti, esiste un arcipelago grigio di vari fenomeni illeciti, o al limite del lecito, che costituiscono un habitat favorevole alla contraffazione, alla pirateria e a ogni altra attività criminale ad esse connessa. Fra questi si possono menzionare: sovrapproduzioni illegittime approntate da licenziatari di produzione infedeli e da questi smerciate, con o senza il marchio originale, ma comunque in violazione del contratto di licenza; produzioni destinate contrattualmente a specifiche aree geografiche, ma dirottate da licenziatari commerciali infedeli fuori dalle zone di loro pertinenza; prodotti che, senza violare direttamente marchi o modelli, ne imitano in maniera tendenziosa e confusiva l’aspetto.
La contraffazione non è un fenomeno nuovo: sin dal tempo degli antichi egizi, per non parlare degli antichi romani, sono stati trovati vasi ed altri manufatti con sigilli contraffatti o falsificati. Quello che è diverso oggi è la scala planetaria in cui si svolge e gli effetti che può avere in termini di danni per le aziende contraffatte, pericoli per il consumatore e attentati ai principi della società civile nel mondo. I disastri prodotti dalla contraffazione sono l’esatto opposto dei benefici prodotti dalla sana concorrenza, in cui i produttori competono l’uno contro l’altro per il favore del consumatore sulla base della qualità e del prezzo. Lo scopo del contraffattore invece è quello di realizzare guadagni attraverso l’inganno, assumendo fraudolentemente l’identità di un produttore famoso ed affidabile, in modo da evitare gli investimenti necessari per creare prodotti autenticamente di buona qualità.

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