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Letizia Tari

ROCCAMONFINA – Rifiuti, camorra e posti di lavoro, così la politica gioca sulla pelle della gente comune: il caso Grella e l’arresto di Letizia Tari. Precarietà e necessità: armi terribili

Letizia Tari
Letizia Tari

ROCCAMONFINA – Rifiuti, camorra e posti di lavoro, così la politica gioca sulla pelle della gente comune: il caso Grella e l’arresto di Letizia Tari. La storia legata a Romilda Grella – giovane di Roccamonfina – utilizzata a “fini elettorali” e poi “buttata via” potrebbe rendere chiaramente le considerazioni che alcuni politici hanno del popolo. Spiega bene perchè la “precarietà” e la “necessità” sono armi formidabili nelle mani di politici, amministratori e faccendieri. Una condizione che impedisce al cittadino (vittima) di essere veramente libero.
Le confessioni di alcune persone coinvolte nei fatti a rendere chiaro il quadro intorno alla vicenda che condotto all’arresto del sindaco di Roccamonfina, Letizia Tari. Il sindaco – scrivono i magistrati – chiede ed ottiene dalle imprese di Angelo Grillo, l’assunzione di Grella che verrà poi licenziata all’indomani del voto per il rinnovo del consiglio comunale. Ma non basta, la ragazza non verrà mai utilizzata pienamente all’interno delle strutture societarie, percepirà circa 700 euro al mese e dovrà supplicare i “padroni” per ricevere lo stipendio. Grella Romilda – si legge nell’ordinanza di arresto emessa dalla Procura Antimafia – è stata esaminata come persona informata ed invero non vi sono elementi per ritenerla partecipe dell’accordo corruttivo, ma al contrario deve registrarsi che ella certamente non poteva sapere dell’intesa di mantenerla al lavoro sino alle elezioni. Il sindaco Tari agisce per proprio interesse (quello elettorale) e la Grella non otterrà mai l’assunzione alla quale ambiva: finite le elezioni viene mandata via. Con Grella sarà assunto anche un uomo di Roccamonfina –   – che sarà però licenziato pochi mesi dopo.  Nel giugno 2012 il servizio fu affidato con ordinanza e Grillo Angelo, nell’apprendere la notizia, disse a lei ed a Elpidio (Baldassarre) che “aveva fatto tutto lui con i Patriciello con cui aveva un’amicizia di vecchia data dovuta alla politica”.

Il vice sindaco di Galluccio
L’assunzione di Grella Romilda era stata anche sponsorizzata dal vice Sindaco di Galluccio, l’ingegnere Galzetta, anche nel corso di un pranzo al ristorante Le Due Torri di Presenzano, almeno secondo quanto riferito da Grillo Angelo. Come “ricompensa per l’affidamento del servizio di igiene urbana da parte del comune di Roccamonfina” fu assunto un autista di nome Gaetano (forse di cognome Cianci) che fu poi licenziato dopo un paio di mesi.

Il panico di Grella e la lite con Tari
Giova premettere che la Grella, dopo aver ricevuto avviso di doversi recare presso la Procura per essere esaminata, si era preoccupata perché aveva verificato che nei mesi precedenti erano stati arrestati Angelo Grillo, il figlio Roberto, Alessandra Ferrante, Lello Caduco, Tony Finelli e l’altro figlio di Grillo Giuseppe ed era coinvolta anche Mincione Assunta nelle indagini condotte dal P.M. Landolfi, il cui nome era indicato nella convocazione. Aveva quindi pensato di essere stata chiamata in relazione al lavoro svolto presso la Ecosystem 2000 e poi presso Fare l’Ambiente dalla fine di giugno 2012 al febbraio 2013. Aveva quindi telefonato al sindaco di Roccamonfina Tari Maria Cristina, detto Letizia, in quanto era stata lei a presentarle Grillo Angelo. La Tari non aveva risposto al telefono e, quindi, si era recata negli uffici comunali ove aveva dovuto insistere per parlare con il sindaco che non coleva riceverla. Il sindaco, in ragione della sua insistenza, era uscita dal suo ufficio e allora lei le aveva mostrato la convocazione. La Tari aveva parlato con lei in un altro ufficio, sullo stesso piano, dopo aver fatto allontanare il dipendente che stava lì. Alla sua richiesta di spiegazioni, aveva risposto che “già sapeva tutto in quanto la settimana scorsa, in sua assenza i Carabinieri avevano sequestrato documentazione amministrativa”. Non lo specificò, ma era chiaro che si riferiva all’affidamento diretto della raccolta rifiuti soldi urbani per il comune di Roccamonfina prima alla Ecosystem e poi alla società Fare l’Ambiente. Il Sindaco le disse di riferire la verità, ovvero che era stata lei a presentarla a Grillo senza preoccuparsi. Avendo notato che era particolarmente agitata la mise in contatto con l’avvocato Gabriele Gallo, consigliere di maggioranza, e il predetto le raggiunse e dopo aver letto la convocazione le disse di stare tranquilla perché sarebbe stata esaminata come persona informata. Le diedi i suoi numeri di cellulare se avesse avuto problemi, ma lei non l’aveva mai chiamato. Nel salutare il sindaco le disse che dopo l’esame in Procura l’avrebbe chiamata per dirle se era tutto a posto, sottolineando che la prossima volta poteva rispondere al telefono. E continua “A questa affermazione si è alterata dicendomi che aveva tante cose per la testa e non poteva pensare anche a me e quindi Gabriele mi ha detto che invece di chiamare il Sindaco se avessi avuto bisogno di qualcosa avrei potuto chiamare lui, in qualità di avvocato. Dopo di ciò non ho avuto più rapporti né con il Sindaco, né con Gabriele”.

La telefonata
Con la telefonata n. 3291 dell’01/07/2014 ore 15:29 utenza 3394645647 in uso a Tari Maria Cristina nel corso della quale Grella Romilda contatta il sindaco Tari e in attesa della risposta si sente la chiamante dire “chi mi ha cecato .. chi mi ha cecato… chi mi ha cecato .. io sono stata tanto tranquilla senza lavorare .. senza lavorare .. chi mi ha cecato a me”. E’ evidente che questa è la telefonata che Grella, la ragazza beneficiaria del lavoro oggetto di richiesta da parte della Tari, effettua al sindaco dopo aver ricevuto la convocazione in Procura e immediatamente si preoccupa.

Il sostegno elettorale
Grella continua affermando che la sua famiglia aveva sostenuto la Tari durante la sua elezione e già prima di giugno 2012 si era rivolta a lei per chiederle se conoscesse qualcuno per un lavoro Circa due o tre mesi prima di giugno 2012 il Sindaco la contatta sul cellulare e le disse che c’era una possibilità di lavoro a Caserta ed avuta la sua disponibilità le promise che le avrebbe fatto sapere. Qualche tempo dopo la richiamò e le disse che insieme sarebbero dovute andare a Caserta dandole appuntamento direttamente a Casagiove, “la traversa prima del Centro Hermes, dove fa angolo il negozio Scavolini”. Accompagnata dai genitori, a bordo dell’auto della madre, si recò all’appuntamento ove incontrò il sindaco che era accompagnato da un vigile di Roccamonfina, Fusco Antonio, con la macchina della Polizia Municipale con la quale fecero strada sino alla sede della CESAP. Ivi giunti la segretaria Loredana Massaro disse loro che dovevano andare al primo piano dove Grillo Angelo stava aspettando. La Tari la presentò al Grillo come la ragazza che avrebbe dovuto lavorare da lui; gli diede il suo curriculum e Grillo, dopo averlo visto di sfuggita, le chiese se sapesse predisporre le fatture. Rispose in senso affermativo, perché aveva bisogno del lavoro, anche se non era vero. Grillo chiamò il figlio Roberto il quale, dopo le presentazioni, disse che avrebbe fatto fare la scheda lavoro.

Lavoro a nero
La Grella precisa di aver lavorato presso la sede di San Nicola La Strada prima per la Ecosystem fino a dicembre 2012 e poi, sempre nella stessa sede, per la ditta Fare l’Ambiente, che era subentrata a Ecosystem. La sua posizione, nonostante le sue richieste, non fu regolarizzata e dopo alcuni mesi Ferrante Alessandra le spiegò che per problemi sopraggiunti non potevano più garantirle il lavoro licenziandola. Sia in Ecosystem che in Fare l’Ambiente non aveva mai svolto lavoro di ufficio, ma solo piccole mansioni, quali quelle di rispondere al telefono o di mettere a posto i faldoni, pur ricevendo regolarmente la somma di 700 euro al mese. Aveva capito subito che la sua assunzione era legata all’affidamento del servizio di raccolta rifiuti per il Comune di Roccamonfina alla società di Grillo, trattandosi di un piacere che Grillo aveva fatto al sindaco di Roccamonfina, dal momento che per la società non faceva quasi nulla e quindi la sua presenza era assolutamente inutile sia per Ecosystem che per Fare l’Ambiente. Ed invero, come si è evidenziato, l’ultima dazione di somma di danaro risale al dicembre 2012 mentre il lavoro al nero per la Grella (tenendo sempre viva la promessa di futura regolarizzazione) viene mantenuto sino al marzo 2013.

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