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ISERNIA – Ittierre, evasione fiscale: arrestato Antonio Rosati, ex vicepresidente del Genoa Calcio

Serie A/Genoa-Udinese

ISERNIA  – Antonio Rosati (ex vicepresidente del Genoa e attuale patron dell’Ittierre di Pettoranello del Molise) e l’ex calciatore della Juventus Bruno Limido, sono stati arrestati insieme con altre 6 persone (tra cui l’ex Ad del Varese, Enzo Montemurro) nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su una presunta maxi-frode fiscale; nella stessa occasione sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per oltre 60 milioni di euro. La frode, stando alle indagini del nucleo di polizia Tributaria della Finanza, sarebbe stata realizzata nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio attraverso una rete di cooperative, con l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 250 milioni di euro. Il presunto “dominus” del sistema illecito, secondo l’accusa, sarebbe stato proprio Rosati, che avrebbe svolto il ruolo di «amministratore di fatto» del consorzio Expojob, ora una Spa specializzata nella gestione di insediamenti logistici e industriali; tutti gli altri arrestati erano o dipendenti o amministratori di fatto del consorzio o della decina di cooperative che facevano capo a Expojob. Secondo le indagini, il consorzio riusciva a vincere appalti con imprese private per fare lavorare le cooperative perché queste ultime potevano offrire prezzi più bassi. E potevano farlo perché non avrebbero versato né le imposte dovute né i contributi ai dipendenti.

La dolorosa storia di Ittierre:
Ai tempi d’oro, Ittierre/It Holding era un gigante da oltre un miliardo di euro di ricavi all’anno: produceva le linee giovani di big brand come Versace, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè e tanti altri. Aveva un quartier generale a Pettoranello del Molise dove i creativi degli uffici stili dei singoli marchi potevano varcare la porta d’ingresso appoggiando il palmo della mano su un sofisticato congegno, di modo che gli uni non “copiassero” dagli altri. Incluso l’indotto, c’erano migliaia di persone che dipendevano da questo colosso che aveva creato una storia di innovazione, partendo dai jeans griffati. Poi è andato tutto a rotoli, con gravissimi errori strategici da parte di imprenditori, manager, enti locali – per non parlare dei tre commissari straordinari nominati dal Governo, totalmente privi di visione – che hanno messo in ginocchio anche il Pil della regione. Poi il Tribunale di Isernia diede il via libera alla proposta di concordato preventivo, accettando l’offerta dell’imprenditore lombardo Antonio Rosati, vicepresidente del Genoa, a capo della Hdc Holding (nautica, metallurgia, immobiliare), che pagherà 18 milioni per le giacenze di magazzino e altri 4 per i marchi. Con l’affitto del ramo d’azienda, saranno riassorbite subito 50 unità e a regime diventeranno 250.

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