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VAIRANO PATENORA – DON PASQUALINO “TRASFERITO D’UFFICIO”, IL SINDACO CANTELMO: SERVE CHIAREZZA. COSI’ SI SPACCA UNA COMUNITA’

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VAIRANO PATENORA – Lenzuola bianche appese ai balconi in segno di protesta contro la decisione del Vescovo. Così i fedeli vairanesi, per ora, intendono richiamare l’attenzione di Arturo Aiello.
“Voglio Don Pasqualino fino alla morte”, cos’ una bambina ha manifestato la propria contrarietà al traferimento d’ufficio di Don Pasqualino De Robbio, dopo 31 anni di guida spirituale della Parrocchia di Vairano Patenora. Un trasferimento che  non va proprio giù ai fedeli. Ieri sera si è riunito il consiglio pastorale parrocchiale. Il sindaco Bartolomeo Cantelmo è stato chiarissimo: “bisogna conoscere assolutamente le reali ragioni della decision del Vescovo Arturo Aiello. In tal modo si rischia di disgregare una intera comunità”.
C’ stata, ieri sera, grande partecipazione, la chisa di Sant’Orsola era stracolma. Presenti, fra gli altri, sindaco e amministratori. Hanno parlato molti cittadini e si stabilito di iniziare con una petizione sottoscritta da tutti i presenti. Oggi lo stesso documento girerà per il paese per coinvolgere anche tutti gli altri vairanesi. Il Sindaco ha sottolineato la necessità di conoscere le motivazioni di tale decisione anche perché questa rischia di disgregare una comunità e non sanarne un’altra. È intervenuta anche una bimba che ha detto di volere il don fino a quando muore. Verranno appesi , in segno di protesta, dei lenzuoli bianchi. Se il vescovo non darà spiegazioni si è pronti ad altre è più incisive forme di protesta. Il Parroco, per volontà del Vescovo, dovrà guidare la comunità di Pietramelara, dopo le dimissioni di Don Roberto Mitrano

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2 commenti

  1. Non riesco a cogliere il problema..lo si trasferisce a casa sua, la comunità sarà fornita comunque di un coltivatore di anime…scusate la domanda ma di cosa bisogna avere paura? Con tutto il rispetto e la poca ipocrisia…credo che questa comunità abbia cose più serie su cui interrogarsi, un prete è un prete, fa il suo mestiere che si chiami pasquale, luigi, fancesco o nicola…vicino ai bisognosi con umiltà e benevolenza…chi dice che il prossimo non possa essere migliore…ma poi cosa cambia, una comunione rimane tale, una confessione allo stesso modo…scusate ma è il mio pensiero!

  2. Ogni qualvolta un Vescovo decide di spostare un Parroco le comunità si ribellano. Addirittura si vigliono conoscere i motivi!!!!! Nessun credente si domanda: vado in Chiesa per il Parroco o per dare gloria a Dio? Perchè se la fede la si lega al Pastore del momento facciamo capire che quel Pastore non è riuscito ad insegnarci nulla. Il Sindaco, poi, che vuole vederci chiaro! Che ne pensa se il Vescovo di Teano, persona squisitissima, volesse entrare nel merito dell’operato dell’Amministrazione? Scusate ma diamo, anche con questo artteggiamento, pessima testimonianza e, forse, non vogliamo bene al Parroco. Con pensiero incentrato sulla fede , condivido l’analisi di Stefania.