ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – Ieri,12/10/”14, nella Sala Consiliare del Municipio di Roccamonfina, lo scrittore giornalista Fernando Riccardi, ha presentato il libro:” Brigantaggio postunitario. Una storia tutta da riscrivere”. Pensiero condiviso dal sindaco Letizia Tari e dalla giunta che ne hanno promosso la presentazione. Il giornalista e scrittore è stato direttore responsabile de “Il Corriere del Sud Lazio”. Attualmente dirige “L’Alfiere”. Tra i suoi lavori più recenti e dello stesso tema del brigantaggio: “ Il brigante Papone” e “Piccole storie di briganti”. Sul fenomeno del brigantaggio tiene conferenze, convegni e seminari di studi in tutta Italia. Lo scrittore Riccardi, spiega la nascita del brigantaggio, dopo l’unità d’Italia – L’irruzione “ manu militari” di Garibaldi prima dei piemontesi, dopo del Regno delle due Sicilie, determinò uno sconvolgimento epocale, che ben presto deflagò in tutta la sua virulenza.
– Come?
– Lo straniero invasore sceso dal Nord a “civilizzare” quella lontana inospitale popolazione di sudici “ africani”. Da un lato, dunque, i soldati del re, che uccidevano, bruciavano e strupavano. Dall’altro i briganti, che cercavano disperatamente di difendere la loro dignità di meridionali, dalle grinfie di un branco famelico e feroce di lupi.
– Possiamo, dunque, rileggere, dalle pagine del suo libro, il fenomeno del brigantaggio post Unità d’Italia, in una dimensione ottica diversa da come ci era stata propinata in passato?
– Sì. Con maggiore riferimento alla realtà e facendo parlare i ducumenti.
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