ALVIGNANO – Un intero paese in lutto per la tragedia che ha colpito la famiglia Di Lillo. In centinaia hanno accompagnato il 32enne nel suo ultimo viaggio verso il cimitero del paese. La funzione religiosa si è svolta nel santuario dell’Addolorata di Alvignano; al termine Anna Teresa Marra ha recitato una poesia di Sant’Agostino, il regista Vanni Isabella gli ha rivolto un pensiero teatrale affermando che: “Giovanni è uscito per sempre di scena dalla platea della nostra vita e a noi rimane solo uno sfondo scenografico formato da un luccichio di lacrime e ricordi”, infine Franco Noviello ha ricordato come “un corpo esile e gracile come quello di Giovanni nascondesse una forza immensa e prorompente”. Giovanni Di Lillo è rimasto vittima di un incidente stradale qualche notte fa, quando con la sua Smart è uscito fuori strada precipitando nel torrente sottostante. Subito dopo l’abitacolo della sua piccola auto sarebbe stato velocmente riempito d’acqua. Probabilmente l’uomo è morto annegato.
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Perchè non c’era una barriera di contenimento in quel posto stretto, pericoloso? Quante vite spezzate per l’incuria dell’uomo, delle nostre amministrazioni comunali, statali. Sarebbe bastato un guard rail per salvare la vita a questo giovane.