VAIRANO PATENORA – Anna Geremia e Vincenzo D’Urso tornano liberi. Lo ha stabilito il giudice per la convalida che ha accolto le tesi degli avvocati Vincenzo Cortellessa e Anita Petrone. I difensore dei due indagati, infatti, hanno spiegato ai giudici che le sostanze stupefacenti trovate nell’abitazione della coppia, erano utilizzate per uso personale e che la somma in contanti (circa 12.500 euro) scaturiva dall’attività di ristorazione gestita dalla stessa coppia. Il pubblico ministero, invece, chiedeva la detenzione in carcere per i due indagati. Il giudice, al termine di una lunga camera di consiglio, ha sciolto la riserva restituendo la libertà ai due ragazzi. Per loro, in attesa del probabile processo, resta l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria, presso i carabinieri di Vairano Scalo. L’accusa contro D’Urso e Geremia è quella di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. L’arresto della coppia è avvenuta alcuni giorni a Vairano Patenora, sotto sequestro mezzo chilo di sostanze stupefacenti e circa 12mila euro in contanti. Coinvolti nell’operazione Vincenzo D’Urso (33 anni, originario di Napoli) e Anna Geremia, 23enne di Vairano Patenora. L’azione è stata condotta dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo, guidata dal maresciallo Massimo Palazzo.
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