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CASERTA – Rifiuti, una fonte di guadagno: non solo per la malavita

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CASERTA (di Staffiero Alessandro) – I rifiuti, un business (in Italia) riservato a politici e criminalità organizzata che in nord Europa  è a vantaggio dei cittadini: lo sarà anche qui in Italia?
Il problema dello smaltimento dei rifiuti è una vera e propria piaga per tutta l’Italia. E se in alcuni paesi europei quali Norvegia, Germania e Svezia,  riciclare è diventato un business grazie alla valorizzazione del rifiuto, qui da noi l’immondizia è dappertutto: nei borghi storici, nelle campagne, ai lati dei marciapiedi, nelle aree di sosta, nei parchi pubblici.
La nostra coscienza civica è veramente più sporca dei rifiuti stessi. Promuovere un comportamento piu responsabile è possibile come? Trasformando i rifiuti in denaro!
Chi ha avuto la possibilità di visitare uno dei paesi citati in precedenza avrà notato che in alcuni supermercati vi erano dei totem nei quali i clienti inserendo le bottiglie di plastica, le lattine e le bottiglie di vetro, per ogni pezzo la macchina restituiva uno scontrino con del credito in denaro da spendere in quell’esercizio o altrove.  Non è difficile incontrare persone per strada raccogliere bottiglie e portarle nei distributori.
Una realtà che qua, in Italia e in Campania sopratutto, se prendesse piede potrebbe risolvere buona parte del problema e sensibilizzerebbe i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata in maniera piu efficace.

Un esempio è già arrivato. A Caserta nello scorso mese di Aprile una societa’ privata ha installato in punti strategici della citta’ degli eco compattatori,  stipulando poi con delle attivita’ commerciali delle convenzioni per sconti sui prodotti acquistati. Il sindaco, Pio  del Gaudio l’ha definita una iniziativa a grande scopo educativo.

Altro esempio recente,  a Sogliano Cavour (Lecce) comune di circa 4000 abitanti,  dove il primo cittadino, Paolo Solito, ha fatto installare il primo eco compattatore per il recupero intelligente dei rifiuti.
Gli abitanti raccolgono le bottiglie, le inseriscono nel compattatore e ritirano lo scontrino da poter spendere negli esercizi convenzionati. 10 centesimi di euro per ogni bottiglia.
Il progetto è stato promosso dalla società Eco-sud che poi rivenderà a terzi il materiale compattato che servirà per produrre una infinità di prodotti: secchi, sedie, maglie, pile, giubotti, occhiali, componenti per elettrodomestici, trapunte. vasi, sedili per auto etc. etc..

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un commento

  1. Già non sopporto i commenti sgrammaticati (vuoi quelli originali vuoi quelli fatti ad hoc ), ma da chi fa informazione esigerei (e non esigo, giacché la perfezione non è di questo mondo ) più attenzione. Leggendo il titolo ho pensato ad un errore di digitazione (ci sta, anche se questo andrebbe controllato), ma quando lo stesso termine errato l’ho ritrovato all’interno mi è sembrato un po’ troppo. Mi dispiace colpire l’autore di questo articolo che apprezzo (soprattutto con riferimento all’argomento trattato), ma desidero “utilizzarlo” per sottolineare che “l’errore”, spesso, è una costante fastidiosa e insidiosa. Da chi fa INFORMAZIONE esigerei anche un’attenzione alla FORMAZIONE. Grazie!