PIETRAVAIRANO – Rapina in casa Caduto, finisce in manette il terzo comnponente della banda. Dopo quattromesi i carabinieri della stazione di Vairano Scalo stringono il cerchio attorno all’uomo che aveva partecipato al colpo consumato lo scorso primo aprile nel centro di Pietravairano. L’arrestato è un immigrato rumeno residente, come gli altri due che vennero bloccati in flagranza di reato a Villa Literno. Ora, la terza persona coinvolta nei fatti, grazie all’azione degli puomini guidati dal maresciallo Palazzo, ha raggiunto i suoi complici nel carcere di Santa Maria.
I Carabinieri della Stazione di Vairano Patenora hanno tratto in arresto ION COSTEL, cl. 91 della Romania, domiciliato in Afragola (NA) presso campo il nomadi. All’uomo è stato notificato un decreto di fermo del P.M. emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Ce). Tale provvedimento è scaturito a termine di una complessa attività investigativa, avviata dai carabinieri dopo la rapina impropria commessa, nottetempo, in data 01 aprile 2014, in un’abitazione di Pietravairano (CE) in danno di un 62enne e suoi familiari. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, pienamente concordata dalla Magistratura Sammaritana, il 23enne, di origine rom, in quella circostanza, avrebbe funto da “palo” ed autista per due suoi connazionali, che, invece, furono catturati dai militari dell’Arma nei pressi di un casolare in Grazzanise (Ce) dove si erano rifugiati. Determinante per la cattura dei due complici del ION Costel risultò il sopralluogo eseguito nella immediatezza dei fatti dai carabinieri che gli consentì di raccogliere elementi utili quali la descrizione dei soggetti, il fatto che avessero un accento straniero ed il colore dell’autovettura utilizzata per la fuga, elementi questi (colore carrozzeria e nazionalità straniera degli occupanti) che, guarda caso, coincidevano con analoga vettura controllata, alcune ore prima, da una pattuglia dei carabinieri nei pressi della SS 6 “Casilina”, localita’ Valdassano. Il 23enne rumeno è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale.
Lo scorso primo aprile Furono i carabinieri della Stazione di Vairano Scalo a fermare, per rapina impropria in abitazione, COCIU Ivanciu, cl. 74, e ENCIU Petrica, cl. 82, entrambi Rumeni, residenti in Villa Literno, pregiudicati. I due, nel corso di quella notte, avevano forzato una finestra al piano terra dell’abitazione della famiglia Caduto, nel comune di Pietravairano, e, dopo essersi ivi introdotti, hanno iniziato a frugare nelle varie stanze. In quel momento in casa vi era il proprietario – Cadutto G. – un 62enne pensionato con la moglie, la figlia ed il genero – Giuseppe D.S. – che svegliati dai rumori e resisi conto della situazione hanno tentato di bloccare i ladri strappandogli dalle mani una borsa di cui già si erano impossessati. Al termine della concitata colluttazione, nel corso della quale lasciavano cadere la refurtiva, i malviventi sono riusciti a guadagnare la fuga scappando a bordo di un’autovettura berlina di colore grigio, non meglio indicata. L’immediato sopralluogo eseguito dai carabinieri consentiva di raccogliere elementi utili quali la descrizione dei soggetti, il fatto che avessero un accento straniero ed il colore dell’autovettura utilizzata per la fuga, elementi questi (colore carrozzeria e nazionalita’ straniera degli occupanti) che, guarda caso, coincidevano con analoga vettura controllata, alcune ore prima, da una pattuglia dei carabinieri nei pressi della SS 6 “Casilina”, localita’ Valdassano. L’incessante attività di ricerca, posta in essere dal personale dell’Arma, ha permesso di rintracciare i predetti che si erano rifugiati nei pressi di un casolare in Grazzanise (Ce) dove è stata trovata anche l’autovettura, una Alfa Romeo 156, sequestrata. I fermati, sottoposti ad individuazione di persona sono stati entrambi riconosciuti, senza ombra dubbio, dalle vittime, tutte illese ad eccezione del genero del proprietario di casa che ha riportato un trauma contusivo al ginocchio e gomito destro e giudicato guaribile in gg.5 s.c. I fermati, sono stati associati presso la casa circondariale Santa Maria C.V. (CE) a disposizione A.G.
Gradirei che venissero condannati a una pena esemplare e dopo rispediti in patria. Ma penso che ciò non avvenga per le tante leggi che i nostri politici hanno fatto a favore di questi meschini individui.