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PIETRAVAIRANO – Processo Longa Manus, l’architetto Di Duca ai giudici: ho sempre lavorato nel rispetto della legge

 

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PIETRAVAIRANO – Appalti e tangenti, al processo Longa Manus parla l’imputato Giuseppe Di Duca. L’architetto si è difeso, ha respinto ogni accusa affermando che ha sempre operato nel rispetto delle regole e della legge. Questa, in estrema sintesi, la linea su cui si è snodato il discorso di Di Duca durante l’udienza che si è svolta ieri, nell’ambito del processo di primo grado sul caso Longa Manus. Si tornerà in aula il prossimo ottobre quando sarà ascoltato l’altro imputato, Pietro Cerbo. Nella stessa giornata il giudice ha fissato l’udienza per ascoltare 36 testimoni della difesa.   Il processo si snoda sui fatti che circa sei anni fa portano all’arresto dell’ex sindaco Dario Rotondo e di alcuni suoi assessori, tecnici e imprenditori. La Cassazione, inoltre, ha accolto anche il ricorso della Procura in merito alla posizione processuale dell’ex sindaco Dario Rotondo, dell’ex assessore Enzo Del Sesto e degli imprenditori Giovanni Zagaria e Gennaro Di Bello. Nei loro confronti la Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura, ha stabilito che il Gup dovrà rivalutare la precedente decisione – quella assunta circa un anno fa – con cui venivano scagionati da alcuni reati minori all’interno della stessa vicenda. Secondo la Procura e secondo i giudici del riesame che hanno confermato successivamente l’impianto accusatorio, nei confronti delle 29 persone indagate ci sono diverse accuse fra cui spicca l’ipotesi di reato per “associazione a delinquere”, “concussione”, “corruzione”, “turbativa d’asta”, “truffa ai danni dello Stato”, “falso”, “abuso d’ufficio” e “incendio”. Secondo l’accusa Rotondo e Del Sesto avevano messo in piedi un sistema per pilotare le gare d’appalto dell’ente in favore delle due ditte dell’Agro Aversano, Di Bello e Zagaria. L’imprenditore Cerbo, invece,   provvedeva a monetizzare le tangenti. I tecnici Panarello e Di Duca avrebbero favorito, dirigendo numerosi lavori, le ditte evitando alle stesse “problemi” con il comune. Le indagini sono scattate nel 2007 e hanno tratto origine da una denuncia di un imprenditore che, nel rappresentare fatti circostanziati aventi ad oggetto richieste di “contributi” a fronte dell’affidamento di lavori pubblici da parte del comune di Pietravairano. Intanto, nel processo Longa Manus esiste già una condanna definitiva, quella inflitta all’ingegnere Giuseppe Panarello a cui la Cassazione ha confermato la condanna inflitta dai giudici dell’appello. Panarello è la prima figura del gruppo di persone coinvolte nella vicenda a chiudere la propria posizione; inoltre è l’unica che finora avrebbe ammesso parte delle proprie colpe, giustificando però il proprio comportamento con l’impossibilità di agire diversamente. Insomma, Panarello era costretto a comportarsi in quel modo per poter lavorare. Panarello, secondo l’accusa, insieme ad altri due colleghi, Giuseppe Di Duca e Valerio Mortellaro, faceva parte di quel sistema che è stato denominato “Diga”, una sorta di misura di prevenzione che i tre si affrettavano a prendere per impedire l’accesso di altre società o ditte negli appalti del comune e dunque proteggere gli affari di quelle uniche ditte che si aggiudicavano gli appalti attraverso un sistema davvero farraginoso e diabolico. La “diga”, secondo l’accusa, era uno sbarramento attuato dai tre tecnici, tra cui Panarello, per proteggere il sistema che gli amministratori, collusi con gli imprenditori corruttori, avevano attuato per mettere le mani sulla pioggia dei milioni di euro che arrivavano per i lavori pubblici. Per rifare le strade per ristrutturare edifici e scuole comunali per gli impianti di illuminazione e quant’altro pur arrivando le richieste di partecipazione di numerose altre ditte erano sempre quelle di Zagaria e Di Bello ad aggiudicarsi i lavori. Ciò avveniva con un sistema illegale messo in moto dai sodali che di fatto impediva l’accesso ad altre imprese reali, mentre per le gare d’appalto facevano passare proposte fittizie, offerte provenienti da società che sono poi risultate inesistenti a seguito dei controlli della GdF.

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14 commenti

  1. arch. non ti crediamo e non ti crederanno neanche i giudici…..

  2. Sarà l’uomo piu’ antipatico e altezzoso di Pietravairano ma non avrei mai immaginato fosse anche disonesto!

  3. lucciola ……. ti sbagli.. e anche tu antonio…..
    chi sarebbe l’onesto ROTONDO VINCENZO che ha inventato storie e denuncie per combinare quello che ha combinato….. e favorire questo macello a pietravairano. tanto lo sapete bene chi è Rotondo Vincenzo alias panello

  4. mo il problema è paniellu e non gli indagati!!! Oh Signore quanta ignoranza e cattiveria!!

  5. a jak
    Certo che a definirle storie inventate ci vuole un bel coraggio; io non sono di parte ne per l’uno ne per l’altro, so solo che grazie a questi individui le ns tasse sono arrivate alle stelle ,il paese rischia di diventare una enorme discarica dopo che le cave sono state fatte e le nostre montagne rischiano seri smottamenti per la mancabza di alberi. penso proprio caro jak che tu ne fai parte di quel sistema.
    Ma la dignità e l’onore dove l’avete lasciatto . Vergognati
    Ah anche le intercettazioni della GDF sono fandonie?

  6. Continuo a pensare che i pietravairanesi hanno sugli occhi fette di prosciutto
    Ma non si può credere a tutto quello che sentite in giro ? Qualcuno di voi si passi la mano sulla coscienza. Sono tentato di pensare che voi una coscienza non la tenete
    Lo schifo che è successo a Pietravairano da nessuna altra parte. I ricorsi , i registratori nelle tasche delle persone.Avete ammazzato una comunità . Io credo in Dio e spero che la ruota giri per tutti.

  7. be cosa credete ho fatto tutto questo per niente ………..sti cazzi

    1) ho avuto unosconto su frode fiscale (ricordate)
    2) sotto mentite spoglie grazie al sodalizzio con lo Zar ( sticazzi mo faceva u sinac) sono tutti i miei i lavori di manutenzione o somma urgenza ben divisi e al di sotto di 40mila € sempre grazie al rup..onciello

  8. scusa fiore
    non ho capito cosa vuoi dire , sei addolorato per il buon nome del paese e non sei
    addolorato per quello che intendevano farci (discarica a cielo aperto). Ma i soldi
    che hanno frodato e quelli che la regione vuole non sono pure i tuoi.
    Eh no caro fiore , se non riesci a pagare la tassa della macchina lo stato
    ti fa il fermo amministrativo e tu vorresti che con tutto quello che si sono fregati
    dovremmo lasciarli stare? fosse per me li metterei al muro.

  9. Caro frankyp hai le prove di quello che hanno rubato ? Non bisogna giudicare senza sapere. Siamo tutti bravi a sparlare. La realtà è diversa credo. Le persone possono piacere e non piacere ma ci deve essere sempre il rispetto. Purtroppo a Pietravairano le cose sono andate oltre .Famiglie distrutte bambini in pena per i propri genitori.I nuovi a parte consumare tutti i soldi e dare incarichi a parenti dimmi cosa hanno fatto. Hanno qualche santo in paradiso altrimenti non si spiega. …

  10. FIORE, hai letto/sentito le registrazioni??? quando chiedevano le tangenti (100.000-200.000 euro) non pensavano alle famiglie, e quando facevano gli sboroni con abiti e scarpe griffate, auto di lusso, motociclette … non pensavano alle famiglie??? quando si sono fatti le ville ho hanno apparato il milione di euro, facendo festa e l’hanno depositato all’estero … non pensavano alle famiglie … hai idea di quanto di sono messi da parte ??? Io penso che hanno pensato … e hanno messo a conto anche qualche giorno di carcere … intanto hanno accumulato ricchezza che non restituiranno mai, hanno accumulato tanti di quei soldi che tu FIORE, lavorando “onestamente” una vita intera non te li MAI! SONO STATI INGORDI … NON HANNO MOLLATO NULLA … ECCO PERCHE’ E’ SUCCESSO IL PATATRAKKTE !

  11. caro fiore
    io le prove non le ho ma il giudice di prove ne ha piu di quante tu puoi immaginare , e ti ripeto si stavano mangiando il paese, credici. E fino ad adesso
    non c’e’ stato nulla che hanno potuto negare. Tu li fai troppo vittime della giustizia. E jolly ha ragione facevano troppo gli sbruffoni con i soldi degli altri tipo:
    IO QUANDO VADO IN FERIE NON MI PORTO NULLA DA CASA , COMPRO TUTTO
    SUL POSTO CON CARTE DI CREDITO . Ed ora iniziate a lavorare come gli altri e poi ne riparliamo . Povera Italia purtroppo penso che non cambierà mai niente , noi siamo il paese delle eccezioni: a napoli le donne si buttano sulle macchine dei camorristi per contrastare la legge, ai delinquenti si da subito il DON … , e
    ai truffatori anche contro le evidenze si negano le prove. Fatti una domanda e risponditi se hai dei figli. Digli di assomigliare a TIZIO o a Caio e per una volta tanto sentiti libero e schifali.

  12. Il patatrakkte come dici tu è successo per altri motivi, il milione di euro
    ….ma dove sta’…..
    c’è chi le vacanze non se le è mai fatte…….cammina con la stessa macchina ……porta le scarpe del mercato
    e ha ancora la dignità di girare per Pietravairano. Caro jolli e caro frankyp allargate il vostro sguardo non fermatevi alle apparenze. Io cerco di farlo……

  13. Nun è tutto oro quello che luce….

  14. carissimi cittadini di Pietravairano , sono catello ed ho già scritto la mia opinione che vorrei ancora una volta rimarcare.
    innanzitutto , vorrei premettere che non sono un cittadino di Pietravairano e non conosco i fatti , però mi sento di dire che c’è un principio costituzionale che vale per tutti , cioè che fin quando una sentenza non passa in giudicato dopo i tre gradi di giudizio vale la regola che ogni imputato debba ritenersi innocente .
    le sentenze , il lavoro dei giudici dei p.m. vanno rispettati ma bisogna anche ascoltare la difesa , prima è solo aria fritta e soprattutto i processi vanno fatti nelle aule dei tribunali e non sui giornali , che hanno sicuramente il diritto di cronaca ma non il diritto di sciacallaggio , perché mi domando e vi domando se una di queste persone dovesse essere assolta con formula piena chi gli restituirà la dignità , la pace , la serenità che lui e la sua famiglia ha perso a causa di questa vicenda ? ,,,quindi attenzione con i linciaggi mediatici , vedi il caso tortora , che fu addirittura condannato in primo grado …
    vorrei ribadire un concetto già espresso in passato , io e mio padre avevamo una porcilaia in provincia di Benevento , e Dario Rotondo fu il nostro primo cliente , ne sono passati di clienti ma della sua onestà , della sua precisione e della sua serietà nessuno si è mai avvicinato minimamente , una volta mi diede in pagamento un assegno di un suo cliente scoperto e venne di persona a risolvere la faccenda , un altra volta si fece garante con altre persone che aveva portato lui , loro non mi pagarono del tutto , il resto me lo diede lui di tasca ..
    rispetto il lavoro della magistratura che farà il suo corso come è giusto che sia , ma mi risulta veramente difficile creder che dario rotondo sia un ladro , uno che non aveva bisogno della politica per campare , uno che faceva politica per passione , visto che era un imprenditore di indiscusso successo e di indiscusse capacità , vorrei risalutarlo e esprimere a lui e alla sua famiglia nuovamente stima e solidarietà che mai sono cambiate e che mai cambieranno , e lo dico senza interessi di sorta visto che le nostre attività lavorative sono cessate …
    un saluto a tutti i cittadini di Pietravairano , ma soprattutto a dario e alla sua famiglia ..