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AILANO – Processo d’Appello Malinconico, tutto si deciderà il prossimo maggio. Verso la riduzione di pena e il dissequestro di tre società

AILANO – E’ stato rinviata al prossimo  maggio l’udenza de processo di appello in favore dell’imprenditore Giovanni Malinconico.  La Procura intanto avrebbe chiesto una riduzione di pena per l’imputato; anche tre società verso il dissequestro e quindi verso la restituzione piena all’imprenditore. Nell’udienza di oggi (31 marzo 2014) hanno parlato i difensori dell’imputato che hanno replicato alla tesi del Procuratore Generale.Ma l’udienza di oggi è stata importante anche per un altro aspetto: i giudici hanno ritenuto giusto acquisire agli atti una relazione tecnica  con la quale viene dimostrata che la crescita dell’azienda non è affatto legata alla crescita del clan Iovine. I difensori dell’imputato, fra cui figura l’avvocato Ernesto De Angelis, tenteranno di ribaltare la condanna inflitta all’imprenditore in primo grado. Infatti, Giovanni Malinconico è stato condannato  a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica, corruzione e turbativa d’asta aggravata dall’avere agito per agevolare il clan dei Casalesi. Fu questa la decisione del gup Isabella Iaselli, che accolse la richiesta del pubblico ministero della Dda Antonello Ardituro. Malinconico era stato arrestato a novembre del 2011 con altre persone tra le quali il consigliere regionale del Pd, Enrico Fabozzi. Secondo la tesi dell’accusa Malinconico e’ stato riconosciuto colpevole di aver corrisposto varie utilita’ a Fabozzi, in qualita’ di ex sindaco di Villa Literno, in cambio dell’attribuzione di un appalto di circa 14 milioni di euro. Il consigliere, liberato dal Riesame, sara’ processato con il giudizio ordinario.

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