ALIFE – Nella vicenda sono cinque le persone indagate. Ci sono anche l’ex primo cittadino, Roberto Vitelli, (accusato di avbuso d’ufficio) e l’attuale vice sindaco Pasquale Sasso (accusato di peculato). Contro l’ex sindaco Vitelli peserebbe un unico capo di imputazione comesso nel momento della nomina di Pietro Sansone a responsabile amministrativo del Consorzio Metano. Quella nomina, secondo l’accusa non si poteva fare. Ciò avrebbe prodotto un vantaggio economico – pari a 1.900 euro al mese, al funzionario arrestato ieri. Sasso finisce nell’inchiesta perchè all’epoca dei fatti era fornitore del muncipio alifano. Secondo l’accusa formulata dalla guardia di finanza di Piedimonte Matese, Sasso avrebbe favorito l’azione delittuoso di Sansone. Nell’indagine finisce anche Camillo Giammatteo, imprenditore, accusato di peculato, che con il suo comportamento avrebbe favorito il “gioco” di Pietro Sansone. Indagato anche l’attuale responsabile dell’area urbanistica e rifutitecnica, e dell’area finanziaria Claudio Accarino, anche lui accusa to di peculato.
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