PIEDIMONTE MATESE – Il Sannio Alifano, ente consortile di bonifica, non distingue fra zone irrigue e zone irrigate. Pagano tutti allo stesso modo, a prescindere. Un “cliente – cittadino” del Consorzio di Marzanello, si rivolge al legale per ottenere giustizia. La protesta sale dopo che l’uomo di è visto recapitare una esorbitante bolletta del Consorzio di Bonifica 483,27 euro, di cui 428 per la manutenzione irrigua di alcuni terreni siti nella zona definita di Riardo Alta. Il vero problema è che lo scorso anno ne ha pagati circa 200 di euro; andando poi ad analizzare le specifiche della bolletta si scopre che in realtà il Consorzio non fa alcuna differenza fra le zone irrigue e quelle irrigate. Facendo infatti un confronto con altri consorzi (tipo quello di Telese che ormai è stato soppresso), si scopre che lì facevano il distinguo fra le due cose, infatti, è giusto che chi domanda l’irrigazione paga di più di chi non la utilizza. Ebbene, l’utente in questione ha tutti i terreni coltivati a frutteto, tale tipo di coltura non necessita quasi per nulla di irrigazione, bastano le piogge, ma si è trovato a pagare quanto una piantagione di tabacco che deve essere irrigata spesso. Contattato il consorzio, si sento dire dal responsabile che attualmente il tributo si paga sulla superficie servita in quanto ci troviamo difronte alla mancanza di un piano di classifica, quindi, tutti i proprietari o affittuari devono pagare la potenziale (ma non effettiva) irrigazione. In aggiunta viene detto che tale situazione probabilmente si ripeterà nel 2014 e non si può far nulla. Ma, si domandano in tanti, la regione Campania è al corrente del “servizietto” che Pietro Cappella fa agli utenti? Insomma, in tutti questi anni non è stato fatto un regolamento capace di fare giustizia e quindi separare i costi in base all’utilizzo della risorsa idrica. Il problema, così come ci riferisce l’utente, dovrebbe ripetersi anche per l’anno in corso. Intanto sono già diversi i “bonificati” che intendono ricorrere alle vie legali per far valere i propri diritti.
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