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RUVIANO – Ricettazione, imprenditore assolto dopo 10 anni. Ma la sua ditta non c’è più

RUVIANO – Con sentenza del Tribunale di Piedimonte Matese emessa ieri mattina, Zarrelli Michele, di anni 46, è stato assolto dal reato di ricettazione perché il fatto non sussiste.

La storia
I fatti risalgono al lontano novembre del 2001, allorquando gli agenti della Guardia di finanza di Caserta procedettero al controllo di un furgone presso il casello autostradale di Caserta Nord; nel corso della perquisizione i militari rinvennero 9 master relativi ad alcuni film su supporto VHS, 4000 locandine e circa 5000 etichette adesive con timbro SIAE, apparentemente contraffatte, provenienti dalla società LTL di Quarto d’Altino (Ve) e destinate alla società ZAMA con sede in Ruviano.

Ulteriori indagini
Nel corso delle successive indagini, la Guardia di Finanza accertava che la società LTL aveva incaricato la Zama di Zarrelli Michele di effettuare la riproduzione di tali filmati e di apporvi le etichette adesive comprensive del marchio SIAE per la successiva commercializzazione; pertanto, effettuavano un successivo controllo presso la società in Ruviano e disponevano il sequestro di tutta la strumentazione tecnica relativa alla duplicazione dei film.

Accuse respinte
Lo Zarrelli fin dai primi accertamenti si dichiarava totalmente estraneo ad ogni addebito, sostenendo che il materiale gli era stato inviato dalla società veneta a seguito di regolare contratto e che nulla poteva sapere circa la liceità dello stesso; in ogni caso, i “bollini” SIAE, contrariamente a quanto sostenuto dagli inquirenti, dovevano ritenersi pienamente validi.

L’azione difensiva
Dopo una lunga attività difensiva, svolta con l’assistenza degli avvocati Renato Jappelli e Vincenzo Cortellessa, costituita da memorie, interrogatori e produzione di documenti, la Procura di Santa Maria Capua Vetere richiedeva l’archiviazione del procedimento ritenendo infondata la notizia di reato a carico di Zarrelli Michele; tale richiesta, tuttavia, veniva rigettata dal GIP del Tribunale che imponeva al P.M. la formulazione dell’imputazione coatta in relazione al delitto di ricettazione, ritenendo che il “bollini” SIAE fossero irregolari e che lo Zarrelli fosse consapevole delle loro illiceità.

L’assoluzione
Dopo un lungo dibattimento e la celebrazione di molte udienza, ieri il Tribunale di Piedimonte Matese, accogliendo le richieste dei difensori Jappelli e Cortellessa, ha definitivamente assolto Zarrelli Michele da ogni contestazione, sancendone la assoluta estraneità ai fatti e la piena regolarità del proprio operato.
francesco mantovani

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