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Teano – Al posto dell’ospedale una casa per anziani. La beffa dell’Asl e dei politici a danno del territorio è compiuta


teano. Il commissario straordinario Paolo Menduni dopo aver atteso inutilmente l’arrivo del presidente della Campania Stefano Caldoro che ha delegato la rappresentanza all’on Massimo Grimaldi, presenti all’evento anche Mario Landolfi e Daniela Nugnes oltre a tutti i vertici dell’azienda sanitaria Casertana.
Da registrare una contestazione di un gruppo di cittadini che hanno maldigerito la chiusura del pronto soccorso e tutti i servizi che rappresentavano il cuore di un vero ospedale la contestazione è stata rivolta in maniera particolare nei confronti del sindaco Picierno che partecipava alla celebrazione festosa dell’evento e che evidentemente i contestatori ritenendo che non ci fosse nulla da celebrare hanno voluto sottolineare il loro disappunto.
Menduni ha illustrato le caratteristiche dell’ospedale di comunità evidenziando che il risparmio di spesa sia per il deficit di gestione della vecchia struttura ospedaliera sia per il fitto passivo del locale distretto sanitario allocato da oltre 30 anni in viale Italia e che d’ora in poi erogherà le prestazioni nella struttura dell’ex ospedale di via Roma. Il commissario ha evidenziato un risparmio immediato di oltre 100.000 euro, che derivano dalla dismissione del contratto di fitto dei locali dell’ente diocesano di viale Italia. Sarebbe stato necessario però evidenziare anche le altre cifre derivanti dalla gestione della nuova struttura. In effetti l’accordo siglato con le organizzazioni sindacali dei medici di base non è proprio a costo zero ma prevedendo una presenza attiva di un medico di guardia della medicina generale che deve in ogni caso essere retribuito nel rispetto del contratto nazionale di lavoro di categoria è cioè 27,20 euro lordi ogni ora di servizio che fanno 650 euro ogni 24 ore per un costo totale annuio per la guardia attiva di circa 250.000 euro.
I medici di base che occorrono per la gestione ottimale dell’ospedale sono 13 unità. Il medico della mutua potrà ricoverare i propri pazienti residenti nel distretto di competenza dell’ospedale di comunità che richiedano un’assistenza di tipo medico-sociale intermedia fra quella che è possibile erogare a domicilio, che richiede però un trattamento più intensivo.
A queste cifre vanno aggiunti gli accessi per il percorso assistenziale che prevede un numero di accessi presso l’ospedale per la verifica dello stesso piano. Per la realizzazione del piano l’azienda corrisponderà un compenso di euro 60 mentre per gli accessi il compenso è stato fissato in euro 30 per ogni accesso.
Il costo complessivo extra stipendio si aggira intorno ai 300.000 euro a cui va sommato lo stipendio di 17 tra infermieri e ausiliari più quello del chirurgo nominato coordinatore. Tutto questo “naturalmente” (siamo al sud) porterà ad un aggravio di spesa tenendo conto che i medici di famiglia “naturalmente” si organizzeranno per rimpinguare lo stipendio (alla faccia del risparmio). Il tutto grazie alla inconsistenza della classe politica locale che determinato un aggravio solo materiale ed economico senza salvaguardare la cosa più importante:”la salute dei cittadini “.

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