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TEANO – Vendevano botti illegali, arrestato padre e figlio

TEANO – Avevano due quintali di botti illegali e pericolosi all’interno del loro garage: arrestati padre e figlio. Sono di Teano e residenti nella frazione Fontanella. I fuochi più pericolosi, veri e propri ordigni, recavano lo stemma del Napoli.
E’ una vera e propria battaglia contro il commercio di fuochi pirotecnici illegali e pericolosi per l’incolumità delle persone. Nella mattinata di ieri i carabinieri  hanno tratto in arresto Nunzio e Giovanni De Nunzio, padre e figlio, entrambi incensurati, con l’accusa di detenzione illecita di materiale esplodente.  I militari dai controlli presso l’abitazione dei due hanno verificato la presenza di circa due quintali di botti detenuti all’interno di un garage senza alcuna autorizzazione.
Il materiale esplodente è stato sequestrato e distrutto anche con l’ausilio degli artificieri. Particolare interesse ha rivestito il fatto che sulle “cipolle” più grandi, proprio ad indicare la potenza dell’ordigno (una vera e propria bomba carta), era impresso lo stemma del Napoli. Insomma bombe di tutti i gusti. Quest’anno tra i fuochi illegali c’è tanto calcio, ma anche politica ed economia tra i nomi dei botti di fine anno già pronti sulle bancarelle di Napoli in vista del 1° gennaio.
La novità dell’anno è lo ‘Spread’, che prende il nome dal differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi, diventato presto sinonimo della crisi economica. E anche il prezzo è stato fissato, probabilmente, tenendo conto delle tasche degli ‘appassionati’: costa 50 euro e, una volta fatto esplodere, il razzo si produce in un zig-zag con tanto di scia che ricorda l’andamento delle borse europee nell’anno che va a concludersi. Oltre alla novita’ ‘Spread’, resistono gli ‘evergreen’: immancabili la ‘Capa di Lavezzi’ e la ‘Bomba Cavani’, dedicati ai beniamini dei tifosi del Napoli che, in particolare quest’anno, avranno da festeggiare un’annata che ha visto la squadra azzurra raggiungere lo storico traguardo degli ottavi di finale di Champions League. Si tratta di cilindri lunghi circa 20 centimetri carichi di polvere pirica, lo stesso principio della storica ‘Capata di Zidane’, risalente al Capodanno del 2006 che celebrava l’episodio della testata del fuoriclasse francese a Marco Materazzi, durante la finale dei mondiali di Germania.  Torna in auge anche il ‘Pallone Bin Laden’, alla luce della cattura e della morte del leader di Al Qaeda avvenuta il 2 maggio. E non passa di moda neanche il ‘Taricone’, dedicato all’attore scomparso tragicamente un anno e mezzo fa.

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